Su Bardonecchia la Farnesina non è d’accordo con la Francia

La versione di Parigi contestata da Roma

MAR 31, 2018 -

Roma, 31 mar. (askanews) – Querelle aperta Roma-Parigi sul “blitz” francese a Bardonecchia.

“Al fine di evitare qualsiasi incidente in futuro, le autorità francesi sono a disposizione di quelle italiane per chiarire il quadro giuridico e operativo nel quale i doganieri francesi possono intervenire sul territorio italiano in virtù di un accordo (sugli uffici di controllo transfrontalieri) del 1990 in condizioni di rispetto della legge e delle persone”, affermava un comunicato del ministro dei Conti pubblici francese, Gerald Darmanin, da cui dipendono i doganieri, sulla vicenda di Bardonecchia.

Il ministro francese nel comunicato ha fornito i dettagli della vicenda: una squadra di doganieri ferroviari francesi di Modane era in servizio sul TGV Parigi-Milano. “Questi agenti in uniforme hanno avuto il sospetto che un uomo di nazionalità nigeriana e residente in Italia, trasportasse stupefacenti. In applicazione dell’articolo 60bis del codice delle dogane, gli agenti hanno chiesto alla persona se acconsentiva ad un test urinario. La persona ha accettato per iscritto”, afferma il comunicato.

“Per effettuare il test in condizioni di rispetto della persona, gli agenti hanno atteso l’arrivo del treno alla stazione di Bardonecchia per utilizzare il locale messo a disposizione della dogana francese in applicazione degli accordi degli uffici di controlli transfrontalieri del 1990”, annotava il governo francese. “Poiché il locale era da alcuni mesi anche a disposizione di una associazione di aiuto ai migranti, gli agenti hanno sollecitato la possibilità di accedere ai sanitari. Permesso che è stato loro accordato. Il controllo alla fine si è rivelato negativo”, ha aggiunto il comunicato, citato dall’Afp.

Ma alla Farnesina non sono d’accordo. A seguito di quanto accaduto a Bardonecchia nella serata di venerdì 30 marzo, il Ministero degli affari esteri spiega di aver immediatamente chiesto spiegazioni alle autorità francesi, sia tramite l’ambasciata di Francia a Roma, sia tramite la nostra ambasciata a Parigi.

Non avendo ricevuto alcuna giustificazione per il grave atto (considerato del tutto al di fuori della cornice della collaborazione tra Stati frontalieri), si è deciso di convocare oggi pomeriggio, alla Farnesina, l’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset.

In tale occasione, il Direttore Generale per l’Unione Europea, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha rappresentato all’ambasciatore – ha sottolineato la Farnesina – la ferma protesta del Governo italiano per la condotta degli agenti doganali francesi, ritenuta inaccettabile e ha manifestato, al contempo, disappunto per l’assenza di risposte alle nostre richieste di spiegazioni.

Il Direttore Generale Buccino ha altresì mostrato all’ambasciatore Masset lo scambio di comunicazioni intervenuto nel corrente mese tra Ferrovie dello Stato italiane e Dogane francesi, da cui emerge chiaramente come queste ultime fossero al corrente che i locali della stazione di Bardonecchia, precedentemente accessibili ai loro agenti, non lo siano più, essendo adesso occupati da una organizzazione non governativa a scopo umanitario. Peraltro, proprio per discutere insieme della questione, i due Paesi avevano deciso di incontrarsi presso la Prefettura di Torino il prossimo 16 aprile a livello tecnico.

Quanto avvenuto – secondo la Farnesina – mette oggettivamente in discussione, con conseguenti e immediati effetti operativi, il concreto funzionamento della sinora eccellente collaborazione frontaliera.

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