Scandalo dei kimono in Giappone: lacrime e delusione tra neo-adulte

Rimaste senza il fondamentale e costoso abito, parte gara solidarietà

GEN 11, 2018 -

Roma, 11 gen. (askanews) – Un brutto scandalo ha rovinato “Seijin no hi”, il giorno in cui vengono celebrati i neomaggiorenni in Giappone, di molte ragazze: il mancato recapito del “kimono”, fondamentale per questa occasione che tutti i ragazzi nipponici attendono con ansia. I media hanno raccontato con dovizia di particolari la vicenda, che ha fatto versare molte lacrime.

Uno dei multicolori kimono utilizzati dalle giovani adulte può avere costi proibitivi, quindi generalmente la si affitta. Purtroppo però una delle principali compagnie che fornisce questo servizio, la Harenohi, ha mancato l’appuntamento perché oberata dai debiti. Così, secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa Kyodo, almeno 700 ragazze hanno denunciato alla polizia la società alla quale avevano pagato in alcuni casi più di 300mila yen (2.240 euro) solo per poter indossare in un giorno così importante uno di questi meravigliosi abiti tradizionali.

Ormai il danno è fatto. Ma, per cercare quanto meno di lenire la bruciante delusione delle ragazze rimaste l’8 gennaio senza kimono, è partita una gara di solidarietà. “E’ una cosa così triste. Non dovrebbe mai accadere”, ha commentato Hiroyuki Fujibayashi, presidente della Kimono Hearts alla tv pubblica Nhk. “Noi – ha continuato – intendiamo offrinre il nostro sostengno alle persone che hanno sofferto per questo problema”. Così la sua azienda ha deciso di alle giovani adulte (e adulti che intendevano mettere il corrispettivo maschile del kimono, l’hakama) la possibilità di fotografarsi con addosso uno dei preziosi abiti.

Altrettanto ha fatto la Inspire Space, altra società di kimono rental di Tokyo, che ha offerto un pacchetto gratuito – kimono, make up e foto, per le ragazze che dimostreranno di avere un contratto di affitto per Harenohi.

Alla gara di solidarietà si sono uniti molti singoli e compagnie, che hanno lanciato l’hashtag #harenohi sui social media. Un fotografo di Tokyo, Makoto Kamizaki, ha offerto di fare i ritratti gratuiti alle ragazze che hanno perso l’opportunità l’8 gennaio. Altri singoli utenti hanno postato la foto del loro kimono su Twitter offrendo di prestarlo per fare la foto.