Roma, 19 dic. (askanews) – Fossili antichi di 3 miliardi e mezzo di anni scoperti in Australia occidentale sono l’impronta dei più antichi micro-organismi conosciuti che abbiano abitato la Terra. L’hanno confermato gli scienziati, secondo i quali però la vita potrebbe essere apparsa sul pianeta ancora prima.
Per i ricercatori, i lavori pubblicati dal bollettino dell’Accademia delle scienze Usa (PNAS) fanno anche pensare che la vita possa essere frequente nell’Universo, quanto meno nella forma di micro-organismi.
Gli studiosi dell’Università di California e del Wisconsin hanno identificato, grazie a una nuova tecnologia di spettrometria di massa, le impronte chimiche di 11 campioni microbici che appartengonoa cinque specie, alcune delle quali esistenti anche oggi.
“E’ il primo luogo, il più antico sul pianete, dove abbiamo ottenuto l’impronta morfologica e chimica della vita”, ha spiegato John Valley, professore di geochimica e di petrologia all’Università del Wisconsin, principale co-autore dello studio. “Abbiamo anche scoperto – ha aggiunto – che esistevano diversi tipi di metabolismo e di diverse specie con funzioni biologiche differenti: certe producono metano, altre conmsumano o utilizzano energia solare per la fotosintesi”.
Il metano doveva formare una parte importante dell’atmosfera della giovanissima Terra, frequentemente bombardata da comete, dove l’ossigeno era raro o assente. Certi di questi batteri, oggi estinti, appartenevano al gruppo degli archeobatteri, i procarioti più antichi. Altri sono organismi microbici simili a quelli esistenti oggi.
Questo studio, ancora, lascia intendere che alcuni di questi micro-organismi, descritti per la prima volta nel 1993 dalla rivista Science in funzione della loro morfologia cilindrica o filamentyosa, potrebbero essere vissuti in un momento in cui ancora non esisteva ossigeno sulla Terra. “Questi organismi, di larghezza di 0,01 millimetri, formavano una comunità di micro-organismi molto ben sviluppata che non costituiva probabilmente l’alba della vita”, spiega Valley. Differenti tipi di microbi erano già presenti 3,5 miliardi di anni fa e questo “ci indica che la vita è comincia ben prima sulla terra, senza che nessuno sppia quando, e conferma quandto sia difficile per una forma di vita primitiva evolversi verso micro-organismi più avanzati”, puntualizza William Schopf, professore di paleobiologia all’Università di California, altro co-autore dello studio.
Secondo lui, inoltre, queste scoperte suggeriscono che la vita potrebbe essee freuqnete nel cosmo. Degli studi pubblicani nel 2001 dalla squadra di Valley suggerivano che l’esistenza di oceani di acqua liquida potrebbero risaliere a 4,3 miliardi di anni, più di 800 milioni di anni prima dei fossili descritti in questo ultimo lavoro e 250 anni dopo la nascita della Terra. “Non disponiamo alcuna prova diretta che la vita esistesse 4,3 miliardi di anni fa, ma questo sembrerebbe essere il caso…e è qualcosa che noi vogliamo sapere” rileva Valley.