Londra, 5 set. (askanews) – Uno scandalo di vaste proporzioni sta investendo l’Azerbaigian e i politici europei, giornalisti e uomini influenti che avrebbero ricevuto fondi per 2,5 miliardi di euro per sostenere gli interessi di Baku e chiudere un occhio sulle violazioni dei diritti umani nel Paese del Caucaso. La notizia, che punta direttamente contro il presidente azreo Ilham Aliyev, sta facendo il giro della stampa britannica, perché da banche britanniche è partito l’ingente giro di denaro, anche riciclato e dalla dubbia provenienza.
L’Azerbaijan, membro del Consiglio d’Europa dal 2001, istituzione europea garante dei diritti nel Continente al centro dello scandalo, è stato accusato di “diplomazia del caviale”, con i doni di lusso e le vere e proprie mazzette per fare lobby per gli interessi del Paesi ricco esportatore di gas e greggio.
Il fondo attraverso cui è stato gestito lo schema ha operato per due anni, dal 2012 al 2014, attraverso conti bancari di quattro compagnie di facciata registrate in Gran Bretagna e adesso scomparse, secondo la ricostruzione di un panel indipendente (l’Organized Crime and Corruption Reporting Project) e pubblicata dal Guardian e anche dal francese Le Monde.
(segue, con fonte afp)