Roma, 25 ago. (askanews) – La propaganda dello Stato Islamico (Isis) torna a minacciare l’Italia e Papa Francesco e promette che gli uomini del Califfato “arriveranno a Roma”. Due sono i messaggi di minaccia pubblicati in rete: il primo, postato sulla messaggeria online Telegram da un canale legato all’Isis incita i lupi solitari ad attaccare l’Italia; il secondo invece è un video prodotto da al Hayat, casa di produzione media ufficiale del Califfato, in cui vengono fatte minacce dirette a Papa Francesco assieme alla “promessa” di arrivare a Roma che viene pronunciata da un jihadista filippino.
A segnalare il primo messaggio è stato SITE, servizio Usa di monitoraggio delle attività terroristiche. Il sito fondato da Rita Katz pubblica un’immagine postata su Telegram, in cui viene mostrata la scritta “Oh monoteista (in arabo), devi combatterli (in italiano)” e un uomo ripreso di spalle che impugna un coltello.
La seconda minaccia è stata invece recapitata in rete da Al Hayat Media Center. Si tratta di un nuovo video propagandistico diretto ai jihadisti filippini affinché conducano la “guerra santa” a Marawi, la città nell’arcipelago del Sudest asiatico dove sono in corso combattimenti con le forze di Manila. Nel filmato vengono anche distrutti simboli sacri cattolici e lanciati minacce a Roma e al Papa.
La clip di sette minuti mostra un jihadista identificato come Abul Yaman di Marawi che chiede ai musulmani in Asia di spostarsi a Marawi per “combattere la jihad” e vengono mostrati dei combattimenti. Poi la scena passa in una chiesa cattolica che viene devastata. Militanti tirano giù la croce, distruggono statue della Madonna e strappano poster del Papa. Un militante, a volto coperto, dice: “Ricordatelo bene, miscredenti: arriveremo a Roma, con il permesso di Allah!”.
Fth/Mos