Bucarest, 11 mar. (askanews) – L’epidemia di morbillo che è in corso in Romania ha causato la morte di 17 bambini da settembre. E’ il nuovo bilancio delle autorità locali che hanno segnalato oltre 3.400 casi di contagio.
Il ministro della Sanità Florian Bodog ha spiegato che le vittime erano bambini non vaccinati. L’ultimo bambino morto in seguito alle complicazioni legate al morbillo aveva due anni ed è deceduto a Satu Mare, nel nord della Romania.
Il ministro ha lanciato un appello alle vaccinazioni. “E’ l’unico modo efficace di prevenire la malattia”, ha spiegato aggiungendo che la percentuale di vaccinati contro il morbillo nel Paese è dell’80% per la prima dose e del 50% per la seconda. L’Organizzazione mondiale per la sanità raccomanda il 95%.
In Romania le vaccinazioni non sono obbligatorie e recentemente è cresciuto il fronte dei genitori che decidono di non vaccinare i propri figli. Esiste un calendario di vaccinazioni gratuite e raccomandate, come quelle nei primi giorni di vita contro l’epatite B, a due mesi l’esavalente e l’anti-pneumococco (che può fare il medico di famiglia), a un anno il vaccino contro parotite, rosolia e morbillo.
In seguito al verificarsi dell’epidemia di morbillo il ministero della Salute romeno ha modificato lo schema di vaccinazioni e ha anticipato la prima dose del vaccino contro morbillo, rosolia e parotite a nove mesi invece che a un anno di età. “Ci sono 300mila dosi di vaccino a livello nazionale che saranno distribuite a i medici di base”, ha spiegato il portavoce del ministero Valentin Popescu invitando alla vaccinazione.
(con fonte afp)