Roma, 15 dic. (askanews) – L’Agenzia europea per le frontiere esterne, Frontex, ha accusato le organizzazioni umanitarie che operano nel Mediterraneo di collusione con i trafficanti di esseri umani. E’ quanto si legge in rapporti confidenziali ottenuti dal Financial Times, pubblicati nel giorno del vertice Ue chiamato a discutere la crisi dei migranti. Le ong hanno respinto con forza l’accusa.
In un rapporto del mese scorso, Frontex ha scritto che ai migranti verrebbero date “chiare istruzioni prima della partenza sulla direzione da seguire per raggiungere le imbarcazioni delle ong”. Quindi, in un documento della scorsa settimana, l’agenzia Ue ha scritto: “Primo caso in cui le organizzazioni criminali hanno trafficato i migranti direttamente sull’imbarcazione di una ong”. In entrambi i documenti, messi a disposizione di funzionari e diplomatici Ue, Frontex ha affermato che le persone tratte in salvo delle ong spesso “non sono affatto disposte a cooperare con gli esperti di debriefing”, e alcune di loro sostengono “di essere state avvertite (dalle ong) di non collaborare con le forze dell’ordine italiane o con Frontex”.
L’agenzia Ue ha quindi evidenziato un netto calo delle richieste di soccorso in coincidenza con un aumento del numero di salvataggi in mare condotti dalle ong, che avrebbero risposto a oltre il 40% degli Sos lo scorso ottobre, contro il 5% dell’inizio dell’anno. Dati che secondo le ong si spiegano con un incremento delle iniziative di salvataggio in mare, volte a soccorrere le persone prima che la situazione peggiori. “Siamo attivamente impegnati nella ricerca di imbarcazioni in difficoltà. Le individuiamo prima. Questa è una risposta alla situazione che vediamo in mare. Non credo che questi provi collusione”, ha detto al Ft Gemma Gillie di Medici senza frontiere.