Milano, 7 ott. (askanews) – In Esselunga solo il 15% dei dirigenti sono donne: in pratica su un totale di 80, le dirigenti sono appena 12. E’ quanto emerso durante la conferenza stampa di Esselunga, che ha per presidente proprio una donna, Marina Caprotti, organizzata in occasione della presentazione, tutta al maschile, del primo bilancio di sostenibilità aziendale.
“Noi siamo una azienda di circa 25mila persone, che per circa il 50% è fatta da donne – ha tenuto a precisare Luca Lattuada, chief Human resources office e Csr manager – Ci sono aree dove i ruoli di responsabilità sono più appannaggio di donne e altri meno per esempio le aree degli store sono sicuramente da migliorare. Abbiamo avviato un percorso di formazione e sviluppo della leadership femminile per fare crescere questa quota”.
Proprio i temi della diversità e dell’inclusione sono al centro di uno dei capitoli del primo bilancio di sostenibilità della catena di supermercati dal quale emerge che nel 2019 Esselunga ha registrato un aumento di donne nei ruoli chiave pari al 17% rispetto all’anno precedente. “Questo non è un cambiamento che si fa nel breve – ha sottolineato Lattuada – perchè ai livelli alti si tende a consolidare la posizione. Lavorare sul miglioramento della diversity è un obiettivo di medio-lungo periodo”. In questo percorso di cambiamento si inseriscono iniziative come quella con Valore D, che prevede workshop aziendali e interaziendali per superare gli stereotipi e creare organizzazioni più inclusive.