Roma, 18 mag. (askanews) – La riapertura di negozi, bar e ristoranti “non decolla” e “a pesare è l’assenza del turismo, con 81 milioni di presenze italiane e straniere perse nell’ultimo trimestre”. Lo afferma la Coldiretti, secondo cui “le difficoltà delle sette attività commerciali su dieci che hanno deciso di riaprire non dipendono solo dalla diffidenza degli italiani”.
L’impatto economico dell’azzeramento della spesa turistica nel trimestre “è drammatico, con una perdita stimata dalla Coldiretti in quasi 20 miliardi di euro per l’alloggio, la ristorazione, il trasporto e lo shopping. A pagare il conto più salato è l’alimentare, con il cibo che è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia, con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche”.
Le difficoltà della ripartenza nella ristorazione “si ripercuotono a valanga sul sistema produttivo industriale e agricolo Made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura, ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”.
Glv