Milano, 3 apr. (askanews) – Plasmon, azienda del gruppo Kraft Heinz specializzata in alimenti per l’infanzia, ha donato 700mila euro in prodotti alimentati destinati ai bambini italiani che vivono in situazioni difficili. Tra gli oltre 200mila prodotti per l’infanzia donati vi sono omogenizzati di carne e frutta, latte in formula, pouches e biscotti che saranno destinati da Banco Alimentare alle famiglie italiane più in difficoltà attraverso la rete di strutture locali dell’associazione e in coordinamento con i Comuni e la Protezione Civile che hanno attivato la consegna domiciliare. I prodotti verranno distribuiti in Calabria, Sicilia, Piemonte, Sardegna e Liguria.
“Come azienda non solo abbiamo una mission, ma anche un dovere e una responsabilità sociale di garantire l’approvvigionamento di cibo alle famiglie di tutto il mondo. E in Italia questa responsabilità è ancora più forte perché uno dei nostri brand produce alimenti per l’infanzia – afferma Felipe della Negra, managing director di The Kraft Heinz Company – Questa donazione è il modo più immediato per farlo. Siamo orgogliosi, insieme a tutti i nostri dipendenti che stanno continuando a fare il massimo, di poter dare un nostro contributo a supporto dell’Italia”. “Siamo grati a Plasmon che ancora una volta dimostra sensibilità nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, in particolare verso i bambini delle famiglie indigenti – afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus – Grazie al loro contribuito molte famiglie potranno avere maggior sicurezza alimentare e i bambini potranno ricevere prodotti sani e equilibrati, importanti per lo sviluppo della persona”.
Nel resto del mondo Kraft Heinz sta contribuendo con iniziative in alcuni dei Paesi più colpiti dall’emergenza e in cui è presente: dagli Stati Uniti dove ha destinato 6,6 milioni di dollari destinati agli americani più indigenti, al Regno Unito dove sono stati donati prodotti per garantire 12.000.000 di colazioni ai bambini che non stanno più frequentando le scuole, alla Spagna che ha donato più di 15.000 kili di prodotti, all’Australia e ai Paesi Bassi. Queste donazioni si aggiungono a quanto già fatto in Cina, tra i Paesi più colpiti dalla pandemia, dove l’azienda ha sia stabilimenti produttivi che uffici.