Torino, 11 apr. (askanews) – “Abbiamo avviato un percorso di diversificazione del nostro portafoglio prima e in maniera più forte delle altre fondazioni. Di fatto abbiamo anticipato la normativa”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia, incontrando i giornalisti per tracciare un bilancio degli Stati Generali dell’ente, “un lavoro di verifica sul nostro percorso, in questi anni, una fase di ascolto del territorio”, ha spiegato, con l’obiettivo di tracciare una road map per il prossimo Consiglio di indirizzo, che verrà eletto il 30 aprile prossimo e per i prossimi 10 anni.
Fondazione Crt detiene il il 5,01% di Atlantia, l’1,47% di Banco Bpm, l’1, 65% di Unicredit, l’1,65% di Generali, l’1,5% di Cdp e l’1% di Sias, che in questi anni hanno garantito “dividendi sufficienti per affrontare tranquillamente gli impegni con il territorio”, ha aggiunto il presidente della Fondazione.
“In ogni buona politica di diversificazione occorre diversificare anche nei settori. Quindi non è al momento pensabile di incrementare le nostre partecipazioni nel settore bancario, che negli ultimi anni ha presentato problemi in termini di payout di dividendi”, ha precisato il segretario generale della Fondazione Crt, Massimo Lapucci.