Milano, 19 mar. (askanews) – Damiani ottiene il delisting da Piazza Affari, dove era approdata nel 2007, e la famiglia torna a essere proprietaria unica dell’azienda.
La famiglia ha superato il 96% di possesso delle azioni grazie all’Opa lanciata a fine dicembre. Il corrispettivo dell’offerta, che è stato pari a 0,855 euro per azione, incorporava un premio del 5,04% rispetto al valore di chiusura della Borsa di Milano registrato il 27 dicembre 2018. Con una scadenza dell’Opa inizialmente prevista per il 27 febbraio, Damiani, in accordo con Consob e Borsa Italiana, ha prorogato il termine d’adesione al 15 marzo, per consentire al maggior numero di azionisti di poter liquidare il proprio investimento. Concluso il delisting, il gruppo esce da Piazza Affari e si ricompatta garantendo maggiore stabilità rispetto alle dinamiche del mercato azionario.
Lo sforzo finanziario compiuto dalla famiglia Damiani, spiega la società in una nota, permette di consolidare il processo di espansione avviato negli ultimi anni, definendo un network di 63 boutique dirette nel mondo, di cogliere eventuali opportunità di sviluppo e di crescita sia in Italia che all’estero, così come di poter disporre di maggiore libertà d’azione riguardo a operazioni straordinarie.
Per ringraziare e gratificare tutti color che sono stati azionisti della società , possedendo anche solo un’azione del titolo, anche solo per un giorno, Damiani, ha istituito il Gratitude Club: un’iniziativa innovativa che prevede un rapporto privilegiato con il gruppo attraverso proposte dedicate, inviti a eventi organizzati dall’azienda, servizi personalizzati e condizioni vantaggiose presso i monomarca dei brand, le boutique Rocca e le piattaforme e-commerce Damiani e Salvini.