Rifiuti: cresce raccolta differenziata, prima volta oltre il 50%

Utilitalia: aumenta il porta a porta, rappresenta 38% dei volumi

GIU 21, 2018 -

Roma, 21 giu. (askanews) – Cresce la raccolta differenziata in Italia e nel 2016, per la prima volta, ha superato il 50% del totale della produzione di rifiuti. Lo afferma Utilitalia nel rapporto annuale realizzato con Bain & Company, secondo cui i costi operativi diretti della raccolta sono passati da 2,6 miliardi del 2007 a 3,4 miliardi nel 2016, per un valore medio unitario per singola tonnellata che ammonta a 126 euro. Il sistema di raccolta con modalità porta a porta “rappresenta oggi il 38% del totale dei volumi, rispetto al 62% del sistema di raccolta stradale, con un aumento del 12% dal 2007 a oggi”.

“C’è una doppia Italia – ha detto il sottosegretario all’Ambiente, Salvatore Micillo, alla presentazione del rapporto – da una parte c’è il racconto delle ecomafie, dall’altra quello delle eccellenze. La direzione che il ministro Costa, e quindi questo ministero, vuole portare avanti è quella dell’economia circolare; proveremo a fare sempre meglio su questo. Vi chiedo di aiutarci – ha aggiunto Micillo rivolgendosi alle imprese ambientali – a poter parlare sempre di più di raccolta differenziata e sempre meno di ecomafie. I vostri consigli che vanno nella direzione dell’economia circolare saranno ben accolti dal ministero”.

“C’è un crescente impegno – ha sottolineato il vicepresidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – delle imprese per il miglioramento qualitativo e quantitativo della raccolta differenziata, per la sostenibilità ambientale, per la piena attuazione dei principi dell’economia circolare e per la riduzione delle frazioni non utilmente riciclabili. I risultati sono importanti soprattutto proprio nell’ottica del Pacchetto dell’economa circolare che indica target ambiziosi da raggiungere non soltanto con una buona raccolta differenziata ma anche grazie a un adeguato sistema di impianti per il riciclo e recupero. È per questo – ha concluso – che continua a preoccupare l’insufficiente dotazione di impianti in alcune aree del Paese, in particolare per la frazione organica”.