Booking.com: 73% viaggiatori usa tecnologia per superare paure

Un quarto organizza organizza viaggio nei minimi dettagli

MAG 16, 2018 -

Roma, 16 mag. (askanews) – Il 73% dei viaggiatori usa la tecnologia per superare limiti e paure legate al viaggio. E’ quanto emerge da una nuova ricerca di Booking.com, secondo la quale l’elemento chiave per diventare un vero e proprio “viaggiatore senza limiti” è quello di approfittare di ogni opportunità di viaggio, superando potenziali barriere e paure, anche con l’aiuto della tecnologia a nostra disposizione per poter vivere esperienze più spontanee.

Un quarto dei viaggiatori si impegna a fondo nella fase di ricerca durante l’organizzazione di un viaggio per assicurarsi la migliore esperienza possibile, e un quarto preferisce sentirsi più sicuro, sapendo che tutti gli aspetti del viaggio sono già decisi. Ciononostante, il 12% ritiene che prendere alcune decisioni all’ultimo momento sia il modo migliore per scoprire cose nuove, con l’11% entusiasta di sperimentare questo approccio last-minute. Grazie a una conoscenza approfondita delle ultime tecnologie, sempre più viaggiatori sanno come muoversi nel momento in cui vogliono scoprire perle nascoste e posti unici in vacanza.

Sfruttando il potere dei social media e di tante nuove tecnologie sviluppate per il settore del turismo e ormai a portata di tutti, programmare un viaggio non è mai stato così facile. Booking.com, il leader globale nell’offerta di tanti posti unici dove soggiornare, ha condotto una ricerca insieme a ili, il dispositivo offline di traduzione più veloce al mondo, intervistando 20.500 utenti in tutto il mondo e scoprendo come il 73% usi spesso la tecnologia per viaggiare senza limiti o barriere, il 64% per muoversi e spostarsi in luoghi sconosciuti, il 54% per reperire informazioni sul luogo che sta visitando, il 38% per intrattenimento e il 30% per modificare i propri programmi all’ultimo minuto.

Un quarto dei viaggiatori ha dichiarato di impegnarsi molto nelle fasi di ricerca prima della partenza, per assicurarsi di organizzare il miglior viaggio possibile, e un quarto di sentirsi più sicuro con tutti i vari aspetti della vacanza già decisi e pianificati. Ciononostante, il 12% pensa che decidere passo passo durante il viaggio possa essere una buona strategia per scoprire cose nuove e per l’11% è un buon modo per rimanere un po’ sulle spine e godersi un’esperienza più spontanea.

Nonostante la possibilità di avere gli ultimi ritrovati tecnologici sempre a portata di mano, il 71% confessa di aver avuto qualche imprevisto durante il viaggio. Questi sono stati i problemi o gli errori più comuni: Non capire le indicazioni e perdersi (per il 30%); finire in una trappola per turisti e pagare troppo per il servizio ricevuto (24%); pronunciare in modo sbagliato una parola nella lingua locale (20%); non capire cosa si stava ordinando al ristorante (19%); aver messo in valigia vestiti non adeguati (18%); non aver letto le recensioni prima di prenotare l’alloggio (14%).

I viaggiatori considerano comunque gli errori come una parte inevitabile del viaggio, da cui imparare per avere in futuro esperienze sempre migliori. E questa è per oltre un terzo degli intervistati (il 35%) la vera essenza del viaggio, percentuale che sale al 38% per la cosiddetta Generazione Z. Il 32% non si è fatto scoraggiare da questi momenti di difficoltà, che ha addirittura trovato divertenti. Per la Generazione Z la tecnologia ha un ruolo fondamentale, al punto che durante viaggi in località meno servite il 30% degli utenti tra i 18 e i 24 anni ne ha decisamente sentito la mancanza, e il 31% non si è sentito a proprio agio nell’essere isolato dal resto del mondo, valore che arriva al 36% per gli intervistati tra i 55 e i 64 anni. Il 45% dei partecipanti ha dichiarato di scegliere località remote per provare il brivido dell’avventura, preferendo paesaggi incontaminati e ancora poco sfruttati dal punto di vista urbanistico, con ben il 52% degli intervistati con più di 65 anni attirati proprio da questa tipologia di destinazioni e viaggi.