Milano, 29 nov. (askanews) – Cinque assi tematici e quattro progetti strategici con servizi, tavoli di lavoro e iniziative pubbliche: sono i contributi con cui la rete del Terzo Settore e dell’Economia Civile, che ha sede in Cascina Triuza, vuole connotare il nuovo progetto di sviluppo dell’ex area Expo in termini di sostenibilità, innovazione e impatto sociale. In occasione dell’avvio dei lavori per lo sviluppo del Masterplan per l’ex area Expo, la cui proposta è stata presentata ieri, Fondazione Triulza ricorda il suo impegno quotidiano in Cascina – oggi diventato Lab Hub per l’Innovazione Sociale – e rilancia agli attori del piano di riprogettazione dell’area, la sua visione sociale e sostenibile.
“Con il nuovo Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione, Milano si avvia a diventare un nuovo polo mondiale dei servizi e della ricerca nelle scienze della vita – dice il presidente di Fondazione Triulza, Massimo Minelli – Un progetto che potrà diventare unico e distintivo nel panorama internazionale solo se sarà in grado di sviluppare interazioni, attraverso l’organizzazione di eventi pubblici, tavoli di lavoro e altre iniziative e progetti, con le realtà del Terzo Settore che hanno l’obiettivo di massimizzare l’impatto sociale e ambientale dell’intervento urbanistico e delle attività che nell’area si insedieranno, di mettere al centro del progetto i 17 obiettivi Onu di sviluppo sostenibile, l’innovazione e la ricerca responsabile, la nutrizione, il coinvolgimento e il confronto fluido e continuo tra i cittadini, i giovani, gli operatori del sociale, i ricercatori e le imprese insediate”.
Le azioni individuate dal Piano Strategico 2018-2020 di Fondazione Triulza partono dall’implementazione di progetti concreti già avviati come BEEurope (promosso in partnership con Fondazione Cariplo per favorire la crescita e l’internazionalizzazione del Terzo Settore) e Human Factory (progetto lanciato nel 2016 da Fondazione Triulza per promuovere sinergie e collaborazioni tra mondo della Ricerca e del Terzo Settore) e attraverso la promozione, nei prossimi mesi, di nuove iniziative e partnership per avvicinare i territori, le scuole e i cittadini ai contenuti di ricerca e innovazione, anche sociale, del futuro Parco, e per dar vita a una “officina dell’impatto sociale” che coinvolga gli stakeholder in tutte le fasi di sviluppo dell’area e che si traduca in risultati concreti e in un metodo di lavoro esportabile.
I cinque assi strategici hanno l’obiettivo di creare in Cascina Triulza un luogo di eccellenza per il Terzo Settore; avviare un rapporto con lo sviluppatore dell’area per valorizzare competenze e sensibilità del Terzo Settore; collaborare con gli enti locali e le organizzazioni territoriali per la diffusione della conoscenza dello sviluppo dell’area; lavorare con gli attori dell’area per uno sviluppo armonico del nuovo Parco e per avviare insieme progetti su obiettivi comuni; sviluppare azioni e progetti con una dimensione europea e internazionale.
Cinque linee di lavoro per rafforzare e implementare il lavoro svolto in questi due anni, come spiega il Presidente di Fondazione Triulza. “Con l’iniziativa Human Factory Day abbiamo iniziato già dal 2016 in Cascina Triulza un confronto tra il Terzo Settore e le realtà del mondo della Ricerca e dell’Università che arriveranno al futuro Parco, così come con i diversi stakeholder coinvolti nello sviluppo dell’area, per avviare percorsi condivisi di innovazione sociale che in questa fase vogliamo concretizzare – aggiunge Minelli – Siamo stati i primi ad avviare attività didattiche nell’area, proprio con un Master in Europrogettazione per il Terzo Settore inaugurato ad ottobre che ci permetterà di formare professionisti specializzati nella ricerca di finanziamenti internazionali imprescindibili oggi per realizzare progetti di innovazione con forte impatto sociale”.
“Infine, in linea con le tante iniziative pubbliche ed eventi che abbiamo ospitato e organizzato in questi due anni – conclude il presidente della Fondazione – vogliamo che Cascina Triulza continui ad essere il punto di riferimento per coinvolgere i cittadini, le scuole e i territori sui temi della legacy di Expo e sui nuovi contenuti che caratterizzeranno il futuro Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione”.