Il Fondo Monetario chiede all’Italia tassa sulla casa e taglio delle pensioni

Alzate le stime di crescita: Pil 2017 +1,3% (ma ci sono rischi)

GIU 12, 2017 -

Roma, 12 giu. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica dell’Italia, all’1,3% quest’anno e all’1% circa negli anni del periodo 2018-2020. I dati sono contenuti nel rapporto stilato al termine della missione annuale nella Penisola e vanno raffrontati con il più 0,8 per cento previsto per la crescita italiana, sia sul 2017 che sul 2017, nel World Economic Outlook di aprile. Le stime si basano sulle cifre previste nel Def di aprile.

La ripresa in Italia prosegue “ma i rischi sono significativi”, avverte l’istituzione di Washington. Sugli anni a venire, con “i venti destinati a risultare meno favorevoli” (in termini di politiche monetarie e fiscali), la crescita si dovrebbe moderare attorno all’1 per cento. “Ad ogni modo i rischi sono significativi – afferma il Fmi – e sono legati tra l’altro alle fragilità finanziarie, alle incertezze politiche, a possibili battute d’arresto del processo di riforme e a revisioni sul rischio di credito”.

Il Fondo monetario internazionale, inoltre, raccomanda all’Italia di accelerare la riforma del Catasto e di “introdurre una forma di tassazione moderna sugli immobili”. Nel rapporto stilato al termine della missione annuale nella Penisola, l’istituzione torna sull’annoso tema dell tassazione sui beni immobiliari che ha attraversato vicende alterne, fino all’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Di fatto quando chiede una tassazione “moderna” sugli immobili il Fmi chiede di reintrodurre questa tassa. E questo allo scopo di trovare quei margini di correzioni dei conti pubblici che servono mentre si deve cercare di ridurre la tassazione sul lavoro e sui fattori di produzione. L’altro grande capitolo di intervento individuato dagli ispettori del Fmi sui conti pubblici riguarda le pensioni. Posto che l’Italia fatto “più di molti altri” Paesi per garantire la sostenibilità del sistema, secondo Washington “dovrebbe considerare di ridurre l’elevata spesa pensionistica” su cui si potrebbero “rivedere i parametri”.

Voz/Int2