Milano, 1 giu. (askanews) – Cresce il numero delle aziende che decidono di puntare sulla certificazione forestale come strumento per rafforzare la propria attività certificandone la sostenibilità: +15 per cento in un anno. E’ quanto è emerso nel corso dell’assemblea annuale di PEFC Italia, l’organismo nazionale dello schema di certificazione per la gestione forestale sostenibile più diffuso in Italia e nel mondo. L’incremento di aziende certificate – avvenuto nonostante lo scenario di difficoltà socioeconomico del Paese che influenza negativamente le decisioni e gli investimenti delle imprese -conferma come la certificazione sia percepita anche come veicolo per aprire nuovi mercati alle imprese italiane, oltre che come strumento tra i più efficaci per la diffusione della legalità e della sostenibilità ambientale nel settore legno.
“I boschi italiani certificati Pefc si estendono su una superficie di 827.139,51 ettari pari al circa il 9,4% della superficie forestale totale (8.759.200 ettari), in linea con i valori a livello mondiale – ha detto la presidente del Pefc Italia, Maria Cristina D’Orlando – L’area a maggior certificazione è quella gestita dal Bauernbund – Unione Agricoltori di Bolzano (con 301.066,08 ettari, il 36,7% del totale PEFC italiano), seguita dall’area gestita dal Consorzio dei Comuni Trentini (con 258.566,72 ettari, il 31,5%), poi dall’area gestita dal Gruppo Pefc Veneto (con 84.528,940 ettari, l’10,2%), quindi dall’area gestita da UNCEM in Friuli Venezia Giulia (con 81.913 ettari, il 10%); a seguire, con superfici certificate decrescenti, le foreste del Piemonte, Lombardia, Toscana, Basilicata, Liguria, Emilia Romagna e Umbria. Nel 2017 ci aspettiamo nuove foreste certificate per la loro sostenibilità anche in Calabria, Sicilia e Sardegna”.
A fine 2016, le aziende italiane di trasformazione del legno e carta (non solo segherie e falegnamerie, ma anche cartiere, serramentisti, carpentieri, editori) che hanno ottenuto la certificazione catena di custodia Pefc sono 962, con un incremento di quasi il 15% rispetto all’anno precedente. Il settore che mostra l’incremento più consistente è quello delle case in legno e dei carpentieri, un segnale della maggiore richiesta di prodotti certificati anche a seguito degli eventi sismici.
“L’attività strategica del Pefc Italia – ha aggiunto D’Orlando – ha saputo mantenere elevato l’interesse per la gestione sostenibile delle foreste, ma ha rappresentato inoltre uno strumento di valorizzazione di prodotti legnosi italiani, in grado di favorire le filiere di prossimità del territorio d’origine e le azioni per l’adozione di politiche di acquisti verdi da parte delle Pubbliche Amministrazioni”.
L’Associazione PEFC, dopo l’entrata di Leroy Merlin Italia e dell’AUSF (Associazione Universitaria Studenti in Scienze Forestali) ha attualmente 49 soci, appartenenti a Pubbliche Amministrazioni, organizzazioni di proprietari forestali e dei pioppeti, dei consumatori finali, della Grande Distribuzione Organizzata, dei liberi professionisti, del mondo dell’industria del legno, dell’artigianato e delle organizzazioni ambientaliste.
Durante l’assemblea è stato eletto il nuovo consiglio di amministrazione che resterà in carica per il triennio 2017-2019 e che risulta così composto: Gabriele Calliari (Federforeste), Marco Pietrogiovanna (Sudtiroler Baurnbund), Emilio Gottardo (Comune di Ampezzo), Maria Cristina D’Orlando (Regione autonoma Friuli Venezia Giulia), Francesco Dellagiacoma (Provincia autonoma di Trento), Mattia Busti (CONAF – Ordine dottori agronomi e dottori forestali), Concezio Gasbarro (Confagricoltura), Paolo Fabbri (Punto 3 srl), Antonio Nicoletti (Legambiente), Luigino Gilberto (Adiconsum), Primo Barzoni, Andrea Ferrari e Andrea Zenari (in rappresentadelle aziende certificate).