Roma, 21 apr. (askanews) – Le Fs hanno chiuso il 2016 con un utile netto record di 772 milioni di euro, in crescita del 66,4%. Bene anche l’ebitda a 2,3 miliardi, in crescita del 16,1%. I ricavi operativi del gruppo sono saliti a 8,93 miliardi di euro, in aumento del 4% grazie anche a operazioni di valorizzazione di asset concluse nel corso dello scorso anno. I ricavi da servizi di trasporto sono stati 6,38 miliardi di euro, con una crescita complessiva dei margini industriali pari a 29 milioni di euro rispetto al 2015. I costi operativi sono risultati sostanzialmente stabili, con un incremento dello 0,4%. Le Fs si confermano inoltre il primo gruppo industriale nel Paese per investimenti con 5,95 miliardi di euro. La posizione finanziaria netta si attesta a 6,76 miliardi di euro, allineata ai valori di fine 2015.
Per quanto riguarda le principali società del gruppo, Trenitalia ha realizzato ricavi operativi per quasi 5,5 miliardi, con un utile netto di 117 milioni, mentre Rfi ha fatto registrare ricavi per oltre 2,5 miliardi e un utile netto di 181 milioni di euro. Bene anche Italfer, con ricavi per 173 milioni di euro e un utile di 8 milioni di euro e il gruppo Busitalia con 354 milioni di euro di ricavi e un utile netto di 6 milioni di euro.
Le Fs, per il 2016, staccano al Tesoro un assegno di 300 milioni di euro. Questo è l’ammontare del dividendo prodotto dal gruppo sui conti del 2016, approvati oggi dal Cda.
“Grande soddisfazione per un bilancio record”, ha detto l’amministratore delegato delle Fs, Renato Mazzoncini, commentando in conferenza stampa il bilancio 2016 del gruppo. “Siamo la prima azienda in Europa per redditività – ha aggiunto – tutti gli indicatori sono in crescita. Siamo molto soddisfatti”.
“Siamo molto soddisfatti per i risultati 2016 del gruppo Fs. Sono risultati eccellenti sia dal punto industriale che finanziario”, afferma Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. “Dimostrano ancora una volta – aggiunge – che concorrenza, visione industriale dell’azionista e scelte manageriali coraggiose sono gli ingredienti necessari per far crescere le nostre società. Lo sviluppo delle sinergie anche industriali con Anas, l’espansione all’estero e l’apertura al mercato rappresentano le sfide future”.
Sen/Ral