Milano, 19 nov. (askanews) – L’Italia rappresenta un’eccellenza nel settore aerospaziale globale grazie a una filiera produttiva ricca di capacità industriali e tecnologiche e la relazione transatlantica è di vitale importanza per il nostro Paese.
Secondo i dati della Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD), il comparto A&D italiano occupa una posizione di primo piano nel contesto internazionale, quarto in Europa e settimo nel mondo con circa 50mila posti di lavoro diretti e un valore del fatturato di circa 15,5 miliardi di euro, di 8 miliardi per l’export. È quanto è emerso dal webinar “La centralità della relazione transatlantica per il settore Aerospace & Defense”, promosso da AmCham Italy, per presentare il primo White Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro Aerospace & Defence della Camera di Commercio Americana in Italia sul rapporto tra i sistemi americano ed italiano e le loro interazioni.
Il documento offre un’analisi dell’industria Aerospace & Defence sia per il mercato civile che per quello della difesa, con l’obiettivo di fornire una panoramica su un comparto che è uno dei principali vettori di innovazione tecnologica e imprenditoriale, grazie a prodotti e tecnologie in grado di rivoluzionare non solo le strategie aerospaziali, di difesa e di sicurezza nazionale, ma di avere un impatto rilevante in ambito civile. Attrarre nuovi investimenti in Italia da parte dei player americani ha un valore incommensurabile, sia in termini di creazione di competenze che in termini di tasso di crescita tecnologico.
I lavori di presentazione del paper sono stati aperti dal Presidente di AmCham Italy, Luca Arnaboldi, e dal Consigliere Delegato, Simone Crolla.
“Il white paper del Comitato A&D di AmCham Italy – ha commentato ha commentato Arnaboldi – dedica specifica attenzione a un settore che ha un ruolo centrale per l’economia, non solo italiana, con benefici per l’occupazione ed effetti positivi in termini di innovazione ed efficienza produttiva. Un comparto che ha un elevato potenziale sia come strumento di rafforzamento del sistema economico del nostro Paese, che di volano per il rilancio economico post Covid. Nell’ultimo anno, l’industria dell’Aerospace & Defense globale ha sperimentato una forte turbolenza e l’outlook di lungo periodo deve prevedere una fase di assestamento e sviluppo. Per questo come AmCham intendiamo favorire questo trend offrendo anche alla filiera italiana del settore e ai suoi player, che sono numerosi, l’opportunità di rafforzare le collaborazioni internazionali, in maniera particolare e privilegiata con gli Stati Uniti, che notoriamente ne detengono la leadership globale”.
Negli Stati Uniti, nel 2018, il fatturato nel comparto Aerospazio e Difesa (A&D) è stato pari a 471 miliardi di dollari, con un’occupazione diretta nel comparto pari a circa 881.000 persone, mentre il valore delle esportazioni dall’Italia verso Stati Uniti è stato di 2,9 miliardi di euro, al settimo posto tra i Paesi esportatori nel principale mercato al mondo per il settore A&D (Dati AIA-Aerospace Industries Association). Per quanto riguarda l’andamento del mercato commerciale, l’outlook di AmCham riportato nel White Paper, evidenzia che saranno gli stessi driver che hanno sostenuto la crescita del settore nei primi venti anni del nuovo millennio a muovere la domanda futura. Secondo le analisi e previsioni di mercato, nei prossimi vent’anni il settore crescerà del 250% e la flotta mondiale di aeromobili sarà raddoppiata. Nonostante l’effetto della pandemia Covid-19 sulla crescita nel breve-medio termine, l’industria aerospaziale commerciale ha un potenziale di mercato di 2,8 trilioni di dollari nei prossimi dieci anni e un tasso annui di crescita composta (CAGR) del 3,5%.
Guardando al mercato della Difesa, prima della crisi Covid, il piano 2018-2024 del Dipartimento della Difesa americano (DoD) vedeva un continuo aumento del budget militare per difendere la supremazia statunitense nel settore Difesa contro l’avanzata di Russia e Cina, con conseguente ammodernamento in tutti i segmenti del mercato – da 727,9 miliardi di dollari nel 2020 a 756,7 miliardi di dollari nel 2024 (CAGR +1%). La crisi innescata dalla pandemia ha modificato questo scenario e si stima che il budget per la Difesa degli Stati Uniti subirà una contrazione nel periodo 2022-25, con probabili conseguenze sui programmi non ancora approvati e su quelli di innovazione e aggiornamento previsti.
Già prima della crisi, l’Italia prevedeva una decrescita della spesa militare, con tagli nel decennio 2020-30 a causa della debole situazione economica e dell’elevato debito pubblico, anche se la Legge di Bilancio 2020-2022 aveva previsto per il 2020 un budget militare pari a 22,9 miliardi di euro – il 7% in più rispetto al 2019 – e una riduzione dell’1% nella spesa miliare nei successivi due anni.
Ma l’impatto del Covid sul budget militare italiano è ancora incerto: la Difesa potrebbe beneficiare dal piano di ripresa economica del paese in quanto settore chiave per l’occupazione e lo sviluppo del sistema produttivo.
La digitalizzazione crescente delle forze armate richiede sistemi altamente integrati e controllabili a distanza, offrendo nuove opportunità per Original Equipment Manufacturers (OEM) e piccoli players e generando una crescita della spesa globale in cyber security procurement – +8% CAGR fino al 2026 – con conseguenti opportunità anche per gli attori della filiera italiana che offrono tali servizi per la difesa, come per esempio Leonardo. Un rafforzamento delle collaborazioni transatlantiche con gli Stati Uniti potrebbe costituire uno stimolo all’innovazione oltre a rappresentare una rilevante fonte di volumi di attività per il settore A&D italiano.
Ospite d’onore della presentazione del White Paper di AmCham Italy, Lewis M. Eisenberg, Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, mentre il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini ha fatto il punto sul futuro delle relazioni Italia-USA nell’ A&D e ha illustrato il documento di programmazione pluriennale del Governo a supporto degli investimenti nel settore, uno strumento per dare prospettive di stabilità degli stanziamenti necessari per l’industria. Sir Martin Donnelly, Presidente di Boeing Europa, si è focalizzato sulla cooperazione transatlantica nel settore Aerospace & Defense, mentre per testimoniare la loro esperienza e far comprendere le opportunità del mercato e la possibilità di attrarre nuovi investimenti in Italia da parte dei player americani, con l’obiettivo di incrementare le competenze e la crescita tecnologica sono intervenuti Sandro De Poli, Presidente di Avio Aero; Paolo Graziano, Amministratore Delegato di Magnaghi Aeronautica; Luigi Piantadosi, Director Europe and Nato di Lockheed Martin, e Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo. Il dibattito è stato moderato da Roberto Scaramella, Aviation Practice Leader di Oliver Wyman.
“La presenza dell’Ambasciatore Eisenberg e del Ministro Guerini alla presentazione del nostro white paper, ha evidenziato il ruolo di interlocutore privilegiato di AmCham Italy per la business community italiana ed americana in Italia anche per il settore Aerospace & Defence – ha evidenziato in conclusione dei lavori Simone Crolla, Consigliere Delegato della Camera di Commercio Americana in Italia – grazie ai contributi di ciascuno degli autorevoli relatori, abbiamo fatto il punto su un comparto che rappresenta uno dei principali vettori di innovazione tecnologica e imprenditoriale, in grado di rivoluzionare le strategie aerospaziali, di difesa e di sicurezza nazionale, con un impatto rilevante anche in ambito civile. Gli esempi concreti che sono stati presentati, hanno permesso di evidenziare come l’Italia sia un mercato attrattivo per la presenza di numerose imprese della supply chain aerospaziale, capaci di sviluppare una propria leadership industriale all’interno di alcune specifiche nicchie del settore”.