Roma, 25 ago. (askanews) – L’India sta eliminando gradualmente le apparecchiature di Huawei e di altre società cinesi dalle sue reti di telecomunicazioni a causa dell’acuirsi di una crisi sui confini tra i due Paesi. Nuova Delhi, riporta il Financial Times, non ha emesso alcun divieto scritto formale sui fornitori di apparecchiature cinesi come Huawei e ZTE, né il governo del primo ministro Narendra Modi ha formalizzato posizioni pubbliche in tal senso.
Tuttavia, dirigenti del settore e funzionari governativi affermano che i ministeri chiave hanno chiaramente indicato che i fornitori di servizi di telecomunicazioni locali dovrebbero evitare di utilizzare apparecchiature cinesi in investimenti futuri, comprese le reti 5G.
“È ora chiaro che il governo non consentirà accesso alle apparecchiature cinesi”, ha detto al FT un dirigente del settore delle telecomunicazioni. “Adesso c’è chiarezza. . . Il gioco è davvero finito. “Il dipartimento delle telecomunicazioni indiano, ha aggiunto il manager, “ha già vietato i test 5G con i fornitori cinesi”.
Huawei è uno dei tre maggiori fornitori di apparecchiature per le telecomunicazioni in India, che è il secondo mercato mobile al mondo, con oltre 850 milioni di utenti. E in passato ha siglato contratti significativi con Bharti Airtel, Vodafone e BSNL di proprietà statale.
Era improbabile che Nuova Delhi bandisse formalmente Huawei o altre società di apparecchiature cinesi per timore che ciò provocasse una risposta dura da Pechino, ha detto un alto funzionario del governo al FT.
Ma il funzionario ha comunque puntualizzato che l’amministrazione di Modi è molto diffidente nei confronti degli investimenti cinesi in infrastrutture sensibili. I due Paesi vicini, entrambi dotati di armi nucleari, hanno attualmente decine di migliaia di soldati ammassati lungo il loro confine conteso sull’altopiano tibetano, dopo una rissa mortale che ha provocato la morte di almeno 20 soldati indiani.
Il boicottaggio informale di Nuova Delhi arriva mentre Huawei è sotto una crescente pressione politica nei paesi occidentali, dal Regno Unito all’Australia, dove le è stato vietato di fornire kit 5G a causa delle preoccupazioni che potrebbe consentire a Pechino di hackerare le reti elettriche dei paesi e altre infrastrutture critiche.