Roma, 19 set. (askanews) – La Commissione europea ha puntato i riflettori di Amazon, in particolare sui dati che raccoglie dai vari rivenditori esterni che operano tramite il suo portale. E con i quali risulta parallelamente in competizione. La Commissaria europea alla concorrenza, Margrethe Vestager ha annunciato una indagine preliminare sulla questione, spiegando che non è stata innescata da segnalazioni o lamentele di terzi ma dalle informazioni raccolte dalla stessa Ue.
Tuttavia le preoccupazioni su come il gigante di vendite online fondato da Jeff Bezos, secondo molti osservatori ormai l’uomo più ricco ella Terra, sfrutti l’enorme mole di dati che è in grado di raccogliere ogni giorno non solo unicamente dei tecnici Ue.
“La domanda che le persone fanno sempre più spesso riguarda queste piattaforme che ospitano rivenditori e sono al contempo rivenditori esse stesse – ha spiegato la Vestager -. La questione qui è che Amazon riceve i dati dai commercianti più piccoli: questo potrebbe essere in sé assolutamente legittimo, perché in questo modo si migliora il servizio. Senonché, questi dati vengono utilizzati da Amazon anche per capire che cosa vuole il cliente, qual è la merce che lo attira, che cosa lo spinge a comprare”.
Per questo la Commissione ha deciso di interessarsi alla cosa; “ma siamo appena all’inizio – ha avvertito Vestager – di questa indagine Antitrust sulle pratiche di business di Amazon. Stiamo raccogliendo informazioni e abbiamo mandato diversi questionari agli attori del mercato, per capire pienamente la questione. Siamo appena all’inizio, non ci sono conclusioni e non abbiamo avviato formalmente l’indagine”, ha puntualizzato. “Stiamo cercando – ha concluso – di avere un quadro completo”, perché la questione “appare nelle indagini di settore ed è una cosa di cui si parla molto”.