Roma, 21 ott. (askanews) – “Ciò che pianti oggi, raccoglierai domani”. Arrivato in Puglia dalle steppe asiatiche, l’artista spagnolo Jordi NN è rimasto impressionato dall’enorme quantità di olivi secolari disseminati in tutta la regione, sculture esse stesse del paesaggio pugliese. Ed è la tradizione di recuperare le olive a mano, celebrata dalla sua opera, che recupera il fattore estetico e il messaggio etico più profondo di MANIBUS Festival Internazionale di Arte e Impresa. Una spettacolare istallazione, dalle importanti dimensioni – h.6 mt x 2 mt x 3 mt circa – quella che brucerà Sabato 22 ottobre in Piazza Ciaia di Fasano: un’opera piena di fascino e di racconto, già da oggi presente a mostrare tutta la sua forza rappresentativa: l’albero di olivo e i suoi frutti sono sempre stati simbolo di pace per tutta l’area Mediterranea. Fin dall’antichità, coltivare un olivo significava vivere in tempi pacifici e prosperi, poiché tale opera richiede cura fabrile, impegno, dedizione e tempo. L’opera di Jordi NN eseguita per MANIBUS ci comunica di venerare gli olivi secolari, che hanno scandito il corso della storia, e di tornare a coltivare nuovi olivi che siano segno di un nuovo agognato tempo di pace. Da qui il titolo dell’opera QUOD HODIE PLANTABIS, CRAS MESSUERIS. Ciò che pianti oggi, raccoglierai domani, appunto. Sabato 22 ottobre, Piazza Ciaia di Fasano diventa il territorio magico dell’incontro tra l’opera d’arte, la grande istallazione di Jordi NN, la musica interpretata da musicisti di Monopoli e di Fasano, per la prima volta insieme e diretti dal direttore d’orchestra Silvestro Sabatelli che ha costruito una partitura originale e il pubblico di MANIBUS, il Festival che ha nell’incontro e nella connessione il suo segno distintivo e che trova nell’evento di Piazza Ciaia il coronamento finale della prima edizione di Arte e Impresa.