Roma, 28 mag. (askanews) – Da oggi arriva in libreria la più completa storia e biografia sul mondo arboriano, che racconta lo showman e la sua carriera nelle sue mille sfaccettature: Renzo Arbore, ovvero “l’uomo che con l’improvvisazione ha cambiato il modo di approcciarsi alla radio, fare la televisione e ascoltare la musica in Italia”. Questo il messaggio principale che accompagna “Renzo Arbore e la rivoluzione gentile”, il libro scritto dal giornalista Vassily Sortino che affronta in modo scientifico, sulla base di testimonianze dirette e interviste, la vita del più grande showman italiano.
Rivoluzione gentile perché quella di Arbore è stata “una rivoluzione, per avere scardinato e ricostruito le strutture e il senso dello spettacolo italiano. Gentile, per il suo essere educata, non gridata, mai volgare, compiuta con gli anni, dando il tempo al pubblico di capire e di crescere”, una rivoluzione ispirata alle parole di Papa Giovanni XIII, “senza guerra e rabbia ma con il sorriso e la gentilezza”, e Arbore in oltre mezzo secolo “ha portato allegria nelle nostre case, pochi hanno la capacità di farti sorridere solo al pensiero”, sottolinea Sortino.
“Il titolo mi somigliava moltissimo, proprio perché era esattamente quello che intendevo realizzare quando ho iniziato questo lavoro: una rivoluzione gentile – ha scritto lo stesso Arbore nell’introduzione del libro – Il senso di rivoluzione è dentro di me, nel mio dna. Deriva da un legame antico, ereditato da parte di mia madre, discendente di un uomo che ho sempre ammirato, che si chiamava Carlo Cafiero. Una persona decisamente inquieta, tanto da essere studiata oggi nei libri di storia come uno dei primi rivoluzionari di sinistra del nostro Paese. La mia rivoluzione gentile, raccontata da Vassily, si è basata sulla mia innata volontà di non sopraffare, di non urlare, di non andare a parare, di non fare trucchi, di non estremizzare, ma di fare un’escursione nel mondo dello spettacolo diversa da quella degli altri”.
Si tratta quindi di un ritratto a tutto tondo di Arbore, un personaggio che ha appassionato Sortino dalla sua infanzia, quando i genitori gli permettevano di restare alzato a tarda sera soltanto per vedere i programmi dello showman: “Ho associato la trasgressione di poter vedere la tv fino a tardi e il divertimento di quei programmi ad Arbore, è diventato un mio pallino. Da quando avevo 12 anni ho studiato la storia della tv e poi ho allargato questo studio a tutto quello che Arbore ha fatto in 58 anni”. Così, passo dopo passo, questa “fissazione” è diventata parte della vita del giornalista palermitano: “Molte case editrici chiedevano una biografia scritta da lui, di suo pugno, ma non ha mai avuto il tempo di farla, e così ha detto ‘chiunque voglia pubblichi quella scritta da Vassily Sortino a suo nome, perché è perfetta così come è'”. Una biografia scientifica, come sottolinea l’autore, perché con testimonianze e dati dimostra come Arbore ha cambiato il modo di fare musica, spettacolo, radio e televisione.
Con uno stile diretto e non cattedratico, Sortino regala un ritratto a tutto tondo di Arbore: dalle sue passioni da ragazzo fuori dall’ordinario ai suoi attuali progetti. Nelle pagine di “Renzo Arbore e la rivoluzione gentile” trapelano passione e competenza, si mischiano la venerazione del fan e la critica del giornalista. Pagine che raccontano, con dovizia di particolari, la storia di Renzo Arbore, attraversando una vita affrontata senza mai smettere di sorridere e usando parole giuste e mai urlate, cambiando l’assetto mediatico interno ai più grandi mezzi di intrattenimento del Paese.
Arricchiscono il testo le interviste inedite a personaggi del mondo dell’intrattenimento come Nino Frassica, Fiorello, Pippo Baudo, Gianni Boncompagni, Linus, Luciano De Crescenzo, Walter Veltroni, Stefano Bartezzaghi, Mario Luzzato Fegiz, e tanti altri. Tutte persone che sono state direttamente, o senza rendersene conto, trama e protagonisti della storia arboriana, diventando “complici” della sua rivoluzione. “Ho associato a ogni programma un personaggio, per ‘Alto Gradimento’ Gianni Boncompagni, per ‘Indietro tutta’, Nino Frassica e via dicendo. Poi ho intervistato i due eredi, uno radiofonico e uno televisivo, di Arbore, Linus e Fiorello. E una menzione particolare meritano altre due testimonianze – spiega ancora Sortino – quella di Pippo Baudo che ha indossato i panni dell’antiArbore, cioè colui che ha usato il suo metodo senza improvvisazione per fare tv. E l’intervista al miglior amico dello showman, Luciano De Crescenzo, che lo conosceva in modo intimo”.
“Sono contento – ha detto Arbore, che è intervenuto nel testo più volte con sue dichiarazioni, e in una intervista-summa sulla sua carriera – di essere protagonista, da vivo, di un libro che racconta storie della mia esistenza che io neanche ricordavo di avere vissuto. Da oggi elevo Vassily Sortino a mio agiografo. Perché ha dimostrato che io da grande volevo fare l’artista e che da grandissimo voglio fare l’artista. Possibilmente, senza fare il pirla”.