Roma, 27 nov. (askanews) – Forte del successo della prima edizione torna a Roma “Fotonica”, il festival gratuito che indaga le forme d’arte legate all’elemento luce nel contesto contemporaneo, dal 7 al 15 dicembre 2018 al Macro Asilo (nome del progetto sperimentale di 15 mesi, fino al 31 dicembre 2019, del museo di Via Nizza).
Sessantacinque artisti, 4 performance e 6 installazioni audio video, 3 live set av, 7 lecture, 3 workshop di cui 2 dedicati ai più piccoli e oltre 40 partner internazionali coinvolti per una manifestazione che esplora l’innovazione delle arti audio video e digitali.
Il foyer del Macro Asilo ospita le performance e le installazioni AV, centrali nella programmazione del festival: artisti nazionali e internazionali danno forma alle loro espressioni artistiche con installazioni e performance dal vivo, dal forte impatto visivo e sensoriale, offrendo al pubblico esperienze nuove, interattive e immersive.
“Fotonica” è parte del programma di Contemporaneamente Roma 2018 promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e in collaborazione con Siae. Per consolidare la pratica di networking e fare sistema in un ambito di indagine artistica fra i più importanti del contemporaneo, il festival anche quest’anno rinnova e amplia la sua fitta rete di collaborazioni realizzandone di nuove con le più importanti manifestazioni internazionali come Zsolnay Light Festival (Ungheria), Athens Digital Art Festival (Grecia), Patchlab Festival (Polonia) e Videomapping Mexico.
Ad anticipare l’avvio del festival, il primo dicembre la Centrale Montemartini ospita un’imperdibile anteprima che offre un assaggio di quello che ci si dovrà aspettare da questa nuova edizione: ONNFrame di Ipologica + FLxER Team è una performance audio video in cui forme, geometrie, narrazioni video, suoni e colori si fondono in un perfetto dialogo generato in tempo reale da una band di 4 elementi, tre musicisti del collettivo Ipologica e la Vj Liz. Presentata per la prima volta in assoluto al Live Cinema Festival 2018, la performance è inserita nell’ambito della rassegna Musei in Musica.
Si entra nel vivo il 7 dicembre alle 22 con OVV la performance AV dei Glowing Bulbs, collettivo fondato nel 1998, fa parte della vibrante scena artistica underground di Budapest. Lo stesso giorno alle 16 in programma la lecture con Gabor Kitzinger dei Glowing Bulbs che presenta le attività del collettivo tra cui l’ormai famoso Zsolnay Light Festival e Fracture l’installazione realizzata per l’Accademia d’Ungheria che verrà presentata il 13 dicembre a Palazzo Falconieri (Via Giulia) sede dell’Accademia. Si continua sabato 8 dicembre alle 22 con Go Back to Hiding in the Shadows di Pandelis Diamantides, una performance AV elaborata a partire da registrazioni sul campo, formazioni rocciose, piante, animali e voci umane raccolte tra i monti dell’isola di Cipro. Venerdì 14 dicembre alle 22 la performance Digilogue di Studio Otaika esplora le interrelazioni tra arte sonora e visiva nella loro congiunzione sensoriale. Il lavoro viene presentato in tempo reale e traspone i concetti delle teorie della dissonanza visiva e musicale, evidenziandone le somiglianze. Sabato 15 alle 22 Procedural, artista russo che si muove tra la scena musicale elettronica tedesca e il mondo dei visual, presenta Iterations.
Sempre il foyer del museo ospita ogni giorno tutti gli altri appuntamenti della manifestazione: dalle installazioni audio video a quelle di light art, fino a toccare le nuove frontiere del videomapping svelate da Anticorp e curata dal collettivo Videomapping Mexico, che rimodella lo spazio del Macro Asilo sfruttandone le caratteristiche architettoniche.