Roma, 14 dic. (askanews) – Al Maxxi arriva l’Atlante di Luigi Ghirri, per la prima volta in Italia. Un progetto fotografico che viene inaugurato a Roma in occasione dell’iniziativa “Passeggiate Fotografiche Romane”: tre giornate,il 15, 16 e 17 dicembre, cinque percorsi dal venerdì alla domenica, per scoprire luoghi e personaggi della fotografia attraverso mostre, incontri, visite guidate, archivi aperti, laboratori, performance, proiezioni e progetti inediti. Il progetto, promosso dal MiBACT con la collaborazione del Comune di Roma, presenta un ricco calendario di appuntamenti per avvicinare i cittadini alla fotografia.
Oggi, giovedì 14 dicembre alle ore 19.30, il Maxxi anticipa e celebra queste tre giornate per la fotografia inaugurando in Sala Gian Ferrari (che ospita di volta in volta approfondimenti sugli artisti della collezione) un focus dedicato a Luigi Ghirri e al suo progetto Atlante, uno dei capisaldi della storia della fotografia italiana contemporanea. All’inaugurazione presenti Giovanna Melandri, presidente Fondazione Maxxi, e i curatori del progetto: Margherita Guccione, direttore Maxxi Architettura, Bartolomeo Pietromarchi, direttore Maxxi Arte, e Laura Gasparini, responsabile della Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 21 gennaio 2018.
Il focus fa parte del programma di The Place to Be, il nuovo allestimento della collezione del museo, ed è realizzato in collaborazione con il Comune e la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Presenta le 41 fotografie realizzate dall’autore nel 1973 e originariamente rilegate in un album. Questa edizione, acquistata da un collezionista privato direttamente da Ghirri intorno al 1975 e ritrovata recentemente, è un esemplare inedito restaurato, esposto per la prima volta in Italia in questa occasione.
Con la serie Atlante, Luigi Ghirri realizza un “viaggio immaginario” tra le pareti della sua casa. Protagoniste le pagine di un semplice atlante geografico che diventano il soggetto delle fotografie, perdendo la loro funzione descrittiva e trasformandosi in pure astrazioni, offrendo all’osservatore la possibilità di muoversi in un mondo fantastico fatto di segni. I soggetti delle fotografie sono i dettagli di questo atlante, che l’autore considera il luogo nel quale tutti i segni della terra, da quelli naturali a quelli costruiti dall’uomo, sono rappresentati: monti, laghi, piramidi, oceani, cittá, villaggi, stelle, sole. Atlante costituisce un momento chiave nel percorso dell’autore e nella storia della fotografia italiana: rappresenta infatti uno dei primi tentativi di ripensare il concetto di “paesaggio” attraverso la fotografia.
In mostra, le fotografie vengono accompagnate dalle parole di Ghirri che, con una narrazione semplice, evidenzia la complessa trama di significati di questo progetto, concettuale e poetico. Il focus è arricchito anche da materiale di approfondimento (altre versioni di Atlante, pubblicazioni, opere di altri artisti) che aiuta a collocarlo all’interno del percorso di ricerca dell’artista ma anche nel contesto artistico culturale della scena concettuale modenese alla fine degli Anni Sessanta.
In occasione dell’esposizione e delle Passeggiate Fotografiche Romane, domenica 17 dicembre alle ore 11.30 (Sala Graziella Lonardi Buontempo, ingresso libero fino a esaurimento posti) Laura Gasparini, presenterà la conferenza Luigi Ghirri tra immagini e parole: un incontro dedicato al contesto in cui l’opera Atlante è nata, all’esperienza compiuta da Ghirri con gli artisti concettuali modenesi a partire dalla fine degli anni Sessanta, e al confronto con le altre versioni di Atlante realizzate dall’autore negli stessi anni.