Comune Milano rinegozia mutui con Cdp: +80 mln per spesa corrente triennio

Conte: rientro più morbido sul monte debiti, sollievo contro caro energia

OTT 20, 2022 -

Milano, 20 ott. (askanews) – Il Comune di Milano rinegozia i mutui con Cassa Depositi e Prestiti e recupera oltre 80 milioni di euro per le esigenze di spesa corrente del triennio. L’operazione è stata approvata dal Consiglio comunale all’unanimità. Il provvedimento è reso possibile da un’opzione messa a disposizione il mese scorso da Cdp a capoluoghi di Regione e città metropolitane con prestiti concessi prima del 31 dicembre 2021. L’operazione, a equivalenza finanziaria tra vecchio e nuovo mutuo attraverso l’applicazione dei fattori di sconto di Cdp, porterà al Comune un risparmio di 22,12 milioni nel 2022, di 44,47 milioni nel 2023 e di 15,97 milioni nel 2024, per un totale di 82,5 milioni sul triennio. “L’obiettivo – spiega l’assessore al Bilancio e patrimonio, Emmanuel Conte – è di dare una linea di rientro più morbida al nostro monte debiti fra il 2022 e il 2024, in modo tale da dare sollievo alla spesa di parte corrente, che ospita il rimborso del debito per oltre 300 milioni di euro in un anno, ed è stressata dal caro energia e dai bisogni crescenti della città”. Con il provvedimento, Palazzo Marino interviene su un debito complessivo di un miliardo e 469 milioni, composto da 100 mutui Cdp a tasso fisso, senza contratti derivati. Le tranche di rimborso della quota capitale previste fra il 2022 e il 2024 vengono spalmate sul resto del piano di ammortamento, che dal 2025 viene ristrutturato secondo un tasso fisso, mentre si accorcia la durata del rimborso per i mutui con scadenza oltre il 2036. Nel dettaglio, 69 mutui vengono rimodulati mantenendo la scadenza attuale e 31 anticipando la scadenza di tre anni. “Quest’ultimo è un aspetto fondamentale dell’operazione – prosegue Conte – perché dopo la rinegoziazione il rimborso del debito sarà un po’ più lento nelle prossime rate, accelererà dal 2025 al 2035, poi si ridurrà a beneficio delle generazioni future dal 2035, proprio perché andiamo ad accorciare la scadenza di una parte dei mutui. Condizione necessaria per la delibera inoltre è l’equivalenza finanziaria: il valore delle quote di rimborso del debito con la rinegoziazione non cambia, anzi abbiamo un risparmio di circa 300mila euro”. La scadenza fissata da Cdp per l’adesione alla rinegoziazione è martedì 25 ottobre, di qui i tempi stringenti per l’approvazione in Aula: “Si tratta di una operazione quantomai necessaria – afferma Conte – vista la rigidità della nostra spesa corrente. Possiamo agire sui mutui perché il debito del Comune di Milano è molto sostenibile: parliamo di uno stock di 3,6 miliardi di euro contro un patrimonio di quasi 10 miliardi ed è per oltre l’80% a tasso fisso, scelta che protegge le finanze della città dai rialzi dei tassi di interesse. Certo il nostro debito meriterebbe una analisi e una revisione più strutturale di quella offerta da questa delibera, ma è importante cogliere l’opportunità”.