Roma, 15 dic. (askanews) – Le perdite economiche dovute alle catastrofi naturali e agli incidenti provocati dall’uomo sono aumentate del 25%, raggiungendo nel 2020 i 187 miliardi di dollari (153 miliardi di euro): è quanto risulta dalla stime iniziali della riassicuratrice svizzera Swiss Re.
Si tratta del quinto anno più costoso per gli assicuratori dopo il decennio dei Settanta; in particolare, le spese dovute alle catastrofi naturali sono aumentate del 40% rispetto all’anno scorso, fino a raggiungere i 76 miliardi di dollari.
In particolare risulta aumentata la frequenza degli urgani nell’Oceano Atlantico, una tendenza prevista peraltro in aumento a causa del riscaldamento globale; peraltro, il 70% dei danni è dovuta a quelli di minore intensità e non alle grandi perturbazioni.
Tuttavia, nel 2005 e nel 2017 le spese erano state superiori perché gli uragani avevano colpito delle zone più densamente popolate: l’uragano Katrina aveva causato danni per 87 miliardi di dollari, mentre il conto di Harvey, Irma e Maria era ammontato a 97 miliardi di dollari.
Mgi MAZ