Roma, 2 dic. (askanews) – Bocciata con un secondo pareggio nella seduta odierna della Assemblea Capitolina, con 18 voti favorevoli e 18 astenuti, la delibera di iniziativa popolare n. 93/2018 contenente un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa di beni comuni urbani” specchio di un’analoga delibera regionale. Anche oggi, come nella votazione del 15 ottobre scorso, si spacca il M5S nonostante, con un incontro tra i proponenti e i presidenti M5S delle commissioni Urbanistica Francesco Ardu e Patrimonio Valentina Vivarelli, i proponenti speravano che fossero ormai superate le resistenze precedenti. I favorevoli, nel M5S, sono rimasti, invece, gli stessi del precedente pareggio: il presidente dell’Aula Marcello De Vito, la presidente della commissione Affari sociali Agnese Catini e l’ex capogruppo capitolino Paolo Ferrara. Katiuscia Eroe, responsabile Energia di Legambiente, intervenendo a nome delle 15mila persone e delle oltre 150 realtà cittadine che hanno proposto questo percorso, aveva sottolineato prima del voto che “il tema degli immobili è gestibile, non esiste nessun parere contrario del segretariato. I beni immobili indisponibili rimarranno tali”. La proposta di delibera, aveva aggiunto “è un contenitore che andrà riempito, è emendabile e possiamo gestire i processi futuri come stiamo già facendo sul verde e gli aiuti alle persone. Oggi avete l’occasione di approvare all’unanimità uno strumento di diritto, rispondendo all’articolo 218 della costituzione. Avete l’occasione di scegliere da che parte stare e di dotarvi di uno strumento che facilita la cittadinanza attiva che va avanti comunque”. Il presidente dell’Assemblea Marcello De Vito ha annunciato la bocciatura del provvedimento chiarendo che “se i proponenti presenteranno una richiesta sulla possibile procedura al segretariato capitolino a fronte di una doppia bocciatura per pareggio, gli uffici si esprimeranno”. A quanto si apprende i proponenti intendono, se possibile, affrontare nuovamente l’Aula.