Firenze, 17 nov. (askanews) – Si chiama “Un ponte senza età” il progetto finanziato dalla Regione Toscana e che vede protagonisti i nipoti e i nonni di Montescudaio. Si propone di contrastare la vulnerabilità della popolazione anziana del territorio della Bassa Val di Cecina. Gli attori principali sono gli alunni delle due classi terze della scuola secondaria inferiore “Griselli” di Montescudaio, che si sono assunti un compito da far tremare le vene dei polsi: vincere l’isolamento sociale, garantendo una risposta integrata ai bisogni socio-relazionali degli anziani attraverso una cultura della solidarietà e il coordinamento di interventi specifici.
“È un progetto con un valore sociale e culturale importante – spiega l’assessora regionale all’istruzione, Alessandra Nardini – per questo lo abbiamo finanziato. Mai come adesso abbiamo bisogno di costruire ponti e collanti dentro le nostre comunità e di prevenire la solitudine e l’isolamento”. Il progetto sta per iniziare ed andrà avanti fino a marzo, quando verranno presentati i risultati di tanto impegno. “Ben vengano – aggiunge l’assessora regionale al sociale, Serena Spinelli – tutte quelle iniziative che si pongono l’obiettivo di contrastare l’isolamento e la solitudine delle persone anziane. Mi pare che da questo punto di vista sia prezioso il rapporto che il progetto si propone di stabilire tra loro e i giovani studenti, facendo del rapporto tra le generazioni e della trasmissione dei saperi un elemento di inclusione e coesione sociale. Ringrazio quindi le istituzioni e le associazioni coinvolte nel progetto di cui vedrò volentieri gli esiti finali”. “Un ponte senza età” ha come capofila l’Arci della Bassa Val di Cecina che, assieme al Comune di Montescudaio si occuperà della mappatura dei bisogni esistenti sul territorio identificando le situazioni di isolamento e organizzando forme di aggregazione sociale capaci di coinvolgere anziani e popolazione locale e di stimolare il rafforzamento dei legami sociali e il mutuo-aiuto.