Coronavirus, Galli: vaccinarsi quanto prima contro l’influenza

Studio evidenzia che riduce la possibilità di prendere il covid

AGO 25, 2020 -

Roma, 25 ago. (askanews) – E’ opportuno “vaccinarsi il prima possibile, in autunno, contro l’influenza e le infezioni da Pneumococco. Comunque con questo virus siamo destinati a convivere e dobbiamo fare del nostro meglio per star fuori dai guai”. Lo afferma Masismo Galli, direttore del Dipartimento di malattie infettive ed è professore all’Università di Milano, in una intervista al Corriere della Sera.

Tra gli studi pubblicati dal gruppo diretto da Galli ve ne è uno che “evidenzia la relazione fra l’infezione da Sars-CoV-2 e certe vaccinazioni, come quella anti-Pneumococco”, spiega il professore. “E’ uno studio pubblicato sulla rivista Vaccine da cui emerge un dato importante: si infetta di più con il Sars-CoV-2 chi non è vaccinato contro il virus dell’influenza o lo Pneumococco (batterio che causa polmoniti, ndr). Viceversa sembrano più protetti i vaccinati. E’ vero che chi si vaccina, in genere è più attento alla salute e anche alle regole di prevenzione contro il Covid, ma l’osservazione è interessante”.

Galli fa un’analisi non allarmista dell’attuale situazione epidemiologica: “Rispetto alla prima grande ondata non c’è nulla di paragonabile: c’è un modesto stillicidio di casi da ricovero, ma non situazioni gravi in persone fragili, come nei mesi passati”, afferma. “I nuovi contagi riguardano soprattutto i giovani (ed è ovvio visto che i tamponi si fanno soprattuttoaloro!) che raramente vanno incontro a una malattia grave. Anzi, spesso sono asintomatici. Il problema è che diventano un serbatoio di infezione e possono spargere il virus alla vecchia zia, per dire. Ma non vanno demonizzati. Alla fine la riapertura delle discoteche ha significato per loro, confinati per mesi dal lockdown, una sorta di liberi tutti.

Adesso bisogna correre ai ripari, magari con quarantene fatte con intelligenza, non con piglio burocratico”.

Su un piano più personale, “quando voglio prendermi un momento di pausa – confida Galli – mi dedico alla scrittura di un romanzo di fantascienza. Non ho pensato a un instant book sul coronavirus, che mi hanno chiesto, e nemmeno mi lascio attrarre dalle sirene della politica”.

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