Palermo, 12 giu. (askanews) – “Gli anziani salvati dal Covid rischiano di morire per colpa di una sanità assente ed ancora incerta sulla ripresa delle attività essenziali. In questi giorni si sta assistendo ad un processo di ripartenza tanto decantato sui giornali, ma che nella realtà trova ancora grossi ostacoli”. Lo afferma in una nota Antonina Sorge, presidente dell’associazione Familiari Alzheimer Caltanissetta ONLUS segnalando la ricezione di quotidiane “lamentele da parte dei familiari sui disservizi della nostra sanità, visite che stentano ad essere ripristinate, liste di attesa che ormai sforano abbondantemente al 2021. Il Neurologo del Centro U.V.A. impossibilitato ad effettuare visite e controlli perché privo di una stanza e costretto a fare turni con colleghi di altre discipline. Ci si trova a Caltanissetta con una RSA nella quale prima venivano forniti i servizi di fisioterapia, venivano svolte le attività del Centro Diurno Alzheimer nonché le visite presso il Centro di valutazione Alzheimer, ad oggi tutto totalmente interrotto perché tale sede è diventata centro Covid”. Abbiamo sollecitato la ripresa delle attività del Centro Diurno Alzheimer alla Direzione ASP di Caltanissetta, abbiamo suggerito nuovi locali in cui poter agire, ma ancora troviamo assenze e latitanze”. Nella nostra città si parla tanto di rigenerazione, in questa rigenerazione deve essere prioritaria l’assistenza socio sanitaria, è dalla salute che scaturisce un primo benessere del cittadino” conclude.