Roma, 7 mag. (askanews) – «Per le aziende rappresenta un punto di partenza importante per riprende in sicurezza l’attività ed evitare che si possa rimettere in moto la spirale dei contagi». A spiegare a Spraynews il protocollo “Ripartenza. Per guardare al futuro con serenità”, ideato da Artemisia Lab in collaborazione con altri centri di ricerca e con l’Università degli Studi di Tor Vergata, è Giancarlo Ferretti, per venti anni responsabile di tutta la componente infettivologica del centro trapianti del Policlino Umberto I. Il professore aveva compiti di valutazione pre trapianto dei pazienti e la gestione delle infezioni nella fase post trapianto oltre ad essere membro permanente delle commissioni per immissione in lista di trapianto per fegato, rene, rene-pancreas e polmone. «Un lavoro impegnativo e entusiasmante che ci ha permesso di ridare speranze e un sorriso da tantissime persone» ci spiega. Oggi, che è andato in pensione, Ferretti presta le sua competenze professionali presso i Centri Artemisia. Ed è stato chiamato ad far parte del team che gestirà “Ripartenza”, il Protocollo che avrà anche il supporto di una piattaforma tecnologica e di un software per smartphone o tablet che permetterà di monitorare i lavoratori.
L’iniziativa, spiega, «nasce dall’esigenza di offrire alle aziende e ai professionisti gli strumenti per monitorare e prevenire la diffusione del virus prima del ritorno in azienda e durante l’attività lavorativa. Attraverso lo screening sierologico e la rilevazione della temperatura corporea si potranno individuare in modo predittivo i lavoratori da sottoporre ad ulteriori accertamenti, evitando il contagio nelle attività lavorative. La nostra interfaccia in azienda è il medico competente. Sarà lui – sulla base di alcuni parametri fisici e biochimici evidenziati con il supporto di un software web e un’applicazione per telefoni cellulari – ove, sospettasse una infezione da Covid-19 ad indirizzare il lavoratore presso i Centri Artemisia presenti sul territorio di Roma. Debbo dire che in questo protocollo sono state messe assieme le migliori competenze sia in campo medico scientifico che nel capo dell’high tech».
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