Milano, 1 apr. (askanews) – Nella sola città di Bergamo tra il primo e il 21 marzo i morti sono aumentati del 294% rispetto ai decessi avvenuti in città nello stesso periodo dell’anno scorso: 398 contro 101. A Brescia l’aumento è stato del 109%; Crema ha segnato il +347% e a Codogno il rialzo è stato del 480%: nella cittadina del Lodigiano si è passati da 15 a 87 morti nei soli primi 21 giorni di marzo.
Sono i numeri dei decessi totali dei primi 21 giorni di marzo raccolti dall’Istat, cifre che fotografano quante persone siano more in ciascun comune, a prescindere dalla causa del decesso. Nella Lombardia falcidiata dal Coronavirus la crescita è sensibile un po’ ovunque. Milano segna il +17,4%, con 154 morti in più in un anno: da 885 a 1.039.
Nembro, in val Seriana, è uno dei centri del Bergamasco più colpiti dal Coronavirus e nei primi 21 giorni di marzo si è registrato il 1000% in più di morti rispetto al 2019: da 11 a 121 persone hanno perso la vita nelle stesse prime tre settimane di marzo. Nella vicina Alzano Lombardo si è arrivati a +937,5%: da 8 ad 83 vittime. Nel Bresciano, a Orzinuovi il balzo è stato del 577,8% e a Manebrio +575%. A Mediglia, nel Milanese, si è passati da 9 a 59 morti in 21 giorni: +555%. A Castiglione d’Adda l’aumento shock è stato del 1.333%: da 3 del marzo 2019 a 43 morti del 2020.