Milano, 26 nov. (askanews) – Nel cuore di Milano si sperimenta un approccio del tutto nuovo alla odontoiatria geriatrica, basato sulla medicina narrativa e sulla correlazione delle malattie sistemiche, proprie dell’età, con i problemi del cavo orale.
Gli anziani del terzo millennio sono i più attivi e longevi della storia dell’umanità: questo è quanto emerge in sintesi dall’ultimo rapporto OCSE dedicato alla Terza età, a cui fa eco la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), secondo cui si possono considerare “anziane” le persone dai 75 anni in su. Un sessantacinquenne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un quarantacinquenne di trent’anni fa. I nuovi senior infatti, sono attivi e dediti alla cura di sé: fanno sport, sono attenti all’alimentazione, utilizzano le ultime tecnologie per comunicare, vanno spesso a teatro e al cinema, hanno una vita sentimentale soddisfacente.
“Per la maggior parte degli anziani – afferma Ketty Vaccaro, Responsabile area Salute e Welfare Fondazione CENSIS – lo stato generale della salute è ormai indissolubilmente legato al senso di responsabilità e all’autoregolazione, in sostanza gli anziani sono sempre più consapevoli del fatto che è la cura di sé, attraverso l’adesione ad una serie di regole che contemplino un’alimentazione equilibrata, l’attività fisica ed il controllo dei fattori di rischio, che consente di preservare nel tempo lo stato di salute”.
È necessario quindi un nuovo approccio alla odontoiatria geriatrica, un cambiamento della professione che coinvolge non solo l’aspetto clinico, dominato dalla tecnologia e dai protocolli sempre più rigorosi, ma si estende anche al modo di relazionarsi con il paziente, recuperando la dimensione emozionale e culturale della cura, il rispetto dell’individualità, l’aspetto etico. La visione in itinere del paziente prevede un’attività che deve andare oltre il lavoro di routine di uno studio odontoiatrico: patologie o problematiche legate alla salute della bocca che hanno un riflesso sulla salute generale, oggi solo in nuce, possono subire un’evoluzione anche rapida. Il monitoraggio deve essere costante e il piano di cura deve contemplare una incessante attività preventiva. Un esempio di questo innovativo approccio alla odontoiatria geriatrica è rappresentato dal Progetto Silver, ideato da Lea Di Muzio e realizzato da DentalBreraClinic, studio odontoiatrico a Milano, di Stefano Gracis e Matteo Capelli, due professionisti che vantano una lunga esperienza clinica e un continuo confronto con realtà internazionali.
Nello studio, i pazienti vengono accolti dal coordinatore terapeutico in una saletta riservata dove i colloqui si svolgono all’insegna dei dettami della medicina narrativa (Narrative Based Medicine). La narrazione rappresenta la modalità per entrare nel mondo interiore del paziente, spesso fragile, vulnerabile, come quello dei molti anziani che vivono in solitudine. Attraverso il pensiero narrativo emerge una complessa tessitura di accadimenti, trame e orditi che si intrecciano, mettendo in relazione esperienze, situazioni passate e presenti.
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