Pasian di Prato (UD), 4 set. (askanews) – Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Ricardi, ha visitato oggi la sede di Pasian di Prato dell’associazione “La Nostra Famiglia” attiva nella cura e nella riabilitazione delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva.
Nel corso dell’incontro, a cui erano presenti, fra gli altri, Tiziana Scaccabarossi, direttrice generale delle due strutture di Pasian di Prato e San Vito al Tagliamento, e Marco Terenzi, direttore amministrativo, sono stati posti all’attenzione del vicegovernatore alcuni temi fra i quali l’adeguamento economico delle rette per la degenza a ciclo continuo e diurna e delle tariffe per l’attività ambulatoriale erogate dai presidi di riabilitazione, l’accreditamento delle strutture intermedie oltre che la richiesta di attivare dei tavoli tecnici regionali di confronto ai quali possano partecipare le strutture qualificate accreditate nell’ambito del sistema sanitario regionale (Ssr). Gli argomenti saranno esaminati dal vicegovernatore che ha tenuto a precisare come “oltre al tema dell’accreditamento, di stringente attualità considerando anche la scadenza di fine anno per le richieste di rinnovo, mi sono stati illustrati alcuni aspetti che riguardano la funzionalità di strutture, come La Nostra famiglia, che sono la parte più importante della riforma del sistema sociosanitario, necessaria per dare continuità e risposte ai bisogni di salute dei cittadini”. Durante la visita, Scaccabarossi ha fornito una fotografia in cifre delle due sedi di Pasian di Prato e San Vito al Tagliamento. Nel 2018, sono stati 3405 gli assistiti in forma ambulatoriale, 131.241 le prestazioni individuali erogate, 282 gli assistiti accolti a ciclo diurno, 5521 le visite specialistiche e 8000 gli esami diagnostici erogati. I soggetti in carico riabilitativo, la cui fascia d’età va da 0 a 18 anni, sempre nel 2018, provengono per il 10% dal Veneto e per il 90% dal Friuli Venezia Giulia. In regione, la maggior parte degli utenti proviene dall’Aas 5 Friuli Occidentale (1521 pari al 41%), il 30% dall’Asui Ud (1094), il 10% dall’Aas 3 Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli (355), l’11% dall’Aas 2 Bassa Friulana-Isontina (404), l’8% dall’Azienda Ulss 4 Veneto Orientale (306) mentre sono solo 7 gli utenti che afferiscono dall’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste. Guardando i dati, Riccardi ha sottolineato la diversità dei numeri e la necessità di tenerne conto nella pianificazione: “dati diversi e risposte territoriali diverse – ha detto – sono aspetti che andranno approfonditi e di cui terremo conto nella pianificazione sociosanitaria perché la sanità di questa regione deve essere accessibile a tutti e dare risposte efficaci. Fragilità e bisogni dell’età evolutiva sono ambiti a cui bisogna garantire particolare attenzione”.
Valorizzati durante il colloquio con il vicegovernatore anche gli altri aspetti di cui si occupa La Nostra Famiglia: dalla ricerca scientifica con lo studio delle problematiche mediche, psicologiche e psicoeducative delle varie disabilità, attraverso l’attività dell’Istituto scientifico Eugenio Medea, all’accoglienza di bambini con grave disagio familiare in attesa di affido o adozione, bambini e adolescenti soli o con disagio socio-ambientale in piccole comunità o in nuclei di tipo familiare fino alla gestione di centri diurni e residenziali per persone adulte con disabilità, formazione professionale e universitaria di operatori dei servizi alle persone e sensibilizzazione e promozione della cultura dell’inclusione sociale.