Roma, 9 ago. (askanews) – “Dopo 14 ore di ostruzionismo da parte del centrodestra, alle 3.30 del mattino siamo riusciti ad approvare la legge di contrasto al caporalato. Abbiamo scritto una nuova pagina a tutela dei diritti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori”. Così su Facebook Eleonora Mattia, consigliere regionale del Lazio per il Pd. “Siamo tra le poche regioni italiane che, dopo la legge nazionale, legifera – spiega – contro lo sfruttamento in agricoltura, una piaga che nel Lazio colpisce circa 12 mila lavoratori: non solo stranieri, ma anche tanti italiani e tantissime donne, costrette a lavorare a 50 gradi nelle serre, spesso sotto ricatto non solo economico ma anche sessuale. Il racconto degli stupri e dei maltrattamenti da parte dei caporali e dei capisquadra è sempre più frequente. In alcuni casi, come ci raccontano alcuni reporter, le più giovani sono selezionate nude in una specie di sfilata. La manodopera femminile è un doppio serbatoio di gratificazione per i caporali: pecuniaria e sessuale. Una legge che, proposta dalla maggioranza di Nicola Zingaretti, è stata costruita nella Commissione che ho il privilegio di presiedere, attraverso la collaborazione delle forze datoriali e dei sindacati, per giungere ad un testo che garantisce i diritti dei lavoratori e, al tempo stesso, premia le aziende sane del Lazio, quelle che producono ricchezza tenendo alta l’attenzione sia verso i consumatori che per chi lavora nei campi. Oggi il centrosinistra della Regione Lazio, dopo aver approvato la legge sui riders e sull’equocompenso, ha dimostrato, ancora una volta – scrive – di stare dalla parte dei diritti e a difesa delle donne e dei più deboli. Ringrazio l’assessore regionale al lavoro Claudio Di Berardino, la collega Marta Bonafoni e il collega Alessandro Capriccioli che sono i primi firmatari del provvedimento”.