Milano, 31 lug. (askanews) – Sono partiti lunedì scorso, 29 luglio, i lavori del sito di Via Chiasserini, alla Bovisasca, dove il 14 ottobre scorso scoppiò un maxi incendio che distrusse un deposito abusivo di rifiuti facendo scattare l’allarme ambientale nell’area a Nord di Milano. In particolare, i detriti del capannone rimasto incendiato verranno traferiti, mentre gli altri rifiuti, combusti e non combusti, verranno accumulati e poi coperti con teli. Infine un drone misurerà i volumi del materiale presente sul sito.
In attesa che la giustizia faccia il suo corso (il maxi rogo ha portato a un processo penale) la città metropolitana si è vista costretta ad anticipare i primi 400 mila euro necessari per le prime opere. La situazione di emergenza, dovuta alla natura pericolosa dei rifiuti presenti sul sito e alle alte temperature raggiunte nell’incendio, ha infatti permesso di ricorrere a procedure semplificate di aggiudicazione degli appalti e, secondo le previsioni, i lavori saranno realizzati nel mese di agosto. Le analisi condotte fino ad oggi dai tecnici della Città Metropolitana hanno portato a una quantificazione del materiale presente sul sito: complessivamente di 7.800 metri cubi, che equivalgono a circa 5.100 tonnellate di rifiuti combusti e incombusti di diversa natura.
Una volta conclusa la prima fase, a settembre prenderanno il via le procedure per lo smaltimento dei rifiuti all’interno del capannone. Lavori anche in questo caso finanziati dalla Città Metropolitana di Milano che, salvo sorprese, saranno completati entro la fine di novembre.