Firenze, 3 lug. (askanews) – “Il palazzo di giustizia di Prato è stato chiuso per l’ondata eccezionale di caldo, sono garantite solo le urgenze, ma sull’emergenza delle carceri toscane, peraltro non nuova e che si ripete di anno in anno, stagione dopo stagione, nessuno si interessa. La denuncia arriva dal garante regionale dei detenuti, Franco Corleone, che parla di “celle bollenti e sovraffollate”.
Di nuovo in sciopero della fame dopo i tre giorni di digiuno terminati il 20 giugno, Corleone mette in parallelo quanto deciso al tribunale di Prato per sopperire ad un impianto di climatizzazione “vecchio e poco funzionante” e la situazione che quotidianamente vivono i detenuti toscani: “A Sollicciano – dichiara – molti frigoriferi non funzionano. Il risultato sono cibi che deperiscono molto rapidamente e brodaglia al posto di acqua”. Nonostante un “timido” segnale da parte della direzione, “molto c’è ancora da fare”. Nel Giardino degli Incontri, la struttura pensata dall’architetto Michelucci per i momenti tra detenuti e famiglie, “il bar non funziona” rileva il garante, che intende “ottenere certezze su molte questioni che riguardano la vita in carcere” e continua la campagna di sensibilizzazione con lo sciopero della fame: “Le ragioni del mio digiuno aumentano. Ancora attendo risposte sul destino del cambio di destinazione del Gozzini a istituto femminile e ancora non è dato sapere quando aprirà la nuova sezione per le attività culturali, artistiche e di studio a Lucca”, dice Corleone.
Intanto le iniziative messe in campo per il teatro stabile nel carcere di Volterra”sembrano riscuotere un piccolo successo”. La petizione lanciata ha raggiunto le 2mila 140 firme. “Qualche spiraglio si apre”, dichiara Corleone che annuncia la conferenza stampa della Compagnia di Volterra il prossimo 11 luglio con il direttore artistico Armando Punzo.