“L’Agenzia spaziale non si può fermare” (il neo commissario Benvenuti)

L'astrofisico ha preso il posto di Battiston

NOV 16, 2018 -

Roma, 16 nov. (askanews) – “Il caso Battiston? Non conosco in dettaglio quello che ha indotto il governo ad operare in questo modo e non entro nel merito di motivazioni che non conosco. Posso dire che avvicendamenti del genere, che seguono i cambiamenti al vertice del governo, non sono una novità, sono successi anche in passato e non mi meraviglia. La cosa importante è non lasciare un ente così strategico senza governance, ma penso sia stato risolto tutto in maniera corretta: il governo ha reagito in maniera rapida, è stato fatto tutto con velocità”. A parlare, intervistato dall’agenzia Askanews, è il neo commissario dell’Agenzia Spaziale Italiana, l’astrofisico Piero Benvenuti, che ha preso il posto di Roberto Battiston.

Il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Marco Bussetti ha infatti reso noto che l’ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Pasquale Preziosa “ha declinato” la nomina a presidente dell’Asi e “abbiamo nominato un commissario, il professor Piero Benvenuti, e un subcommissario, l’avvocato Giovanni Cinque”. “Ho accettato l’incarico con uno spirito di servizio al Paese, sono convinto che ogni stasi o assenza internazionale dell’Italia in ambito spaziale sia critica e può danneggiare le attività scientifiche e industriali del Paese: sarebbe un grave danno per le collaborazioni internazionali dell’Italia”, dice Benvenuti, che in passato ha già lavorato nelle strutture di vertice dell’ASI: “Questo è stato uno dei motivi che hanno guidato alla selta del ministro Bussetti, sono stato sub commissario per un anno nel 2007 e consigliere nel Cda dell’Agenzia per un quadriennio: la conosco bene, ho lavorato all’Agenzia europea per 20 anni ed ho una notevole conoscenza nel campo. Ora però sono libero e ho accettato l’incarico. Vista la mia precedente esperienza in Asi il mio periodo di apprendistato sarà minimo: conosco già problematiche e persone, a livello nazionale e internazionale. Il bando per il nuovo presidente dipende dal Ministero, io cercherò di mantenere continutità con gli accordi già in atto”.

“Il mio obiettivo – ribadisce – è non creare momenti di fermata delle attività e mantenere la continuità, soprattutto la presenza a livello internazionale. A dicembre ci sarà un council dell’Agenzia spaziale europea al quale bisogna essere presenti e incisivi nel sostenere la posizione italiana: l’Italia il terzo contributore dell’Esa e dobbiamo far sentire forte la nostra voce”. “In termini generali, visto dall’estero, mi è sembrato che la gestione Battiston abbia mantenuto un buon equilibrio tra attività scientifiche e altre attività: l’Agenzia spaziale è un ente di ricerca particolare, la ricerca è il cuore, ma lo spazio è anche attività commerciale e industriale. In generale ho visto un buon progresso delle attività e risultati scientifici eccezionali con strumentazioni italiane, come la scoperta del lago salato su Marte. Traguardi che dimostrano la grande attività scientifica e tecnologica dell’Italia e che sono stati raggiunti sotto la presidenza Battiston”, conclude Benvenuti.

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