Roma, 15 nov. (askanews) – “Tutto quello che di buono si è fatto in questi anni con il sistema Sprar, i risultati positivi ottenuti, anche sotto l’aspetto della sicurezza, rischiano di essere cancellati dal Dl sicurezza-immigrazione voluto dal governo e non saremo noi ad assumercene la responsabilità come sindaci davanti ai cittadini”. Lo ha detto Matteo Giffoni, sindaco di Prato e delegato Anci all’immigrazione presentando oggi a Roma l’Atlante Sprar 2017. Biffoni ha detto di raccogliere “lo stupore e le preoccupazioni di un vasto numero di sindaci ed amministratori locali di tutti i colori politici, anche del centro-destra, da ogni parte d’Italia”, per quella che viene definita una iniziativa “incomprensibile” dell’esecutivo che di fatto, con la normativa in via di approvazione alla Camera, depotenzia la rete Sprar su tutto il territorio nazionale. “Quello che si otterrà, se non verranno accolte le nostre proposte e gli emendamenti presentati, sarà la morte di una esperienza che ha portato ad ospitare piccoli numeri di migranti per il 70% dei casi ospitati in appartamenti e che neppure erano notati nei territori, a favore dei grandi centri molto più impattanti e mal tollerati o di vedere per le strade delle nostre città un alto numero di migranti con le relative proteste della cittadinanza sotto i nostri Comuni. Senza poi pensare all’impatto che questa situazione provocherà sui servizi sociali territoriali”. “Ricordo che questa gente, che non potrà più usufruire della rete Sprar, non scomparirà e nell’impossibilità dichiarata di procedere alle espulsioni potrebbe costituire nuova manodopera per il lavoro ‘nero’ o, peggio, per le organizzazioni criminali”.