Roma, 20 set. (askanews) – Per la Giornata dell’Alzheimer, che si celebra il 21 settembre in tutto il mondo, la Fondazione Igea Onlus ricorda l’importanza della prevenzione per individuare in tempo i soggetti a rischio e ritardare così l’insorgenza della malattia o rallentarne la progressione. L’Alzheimer, – sottolinea la Fondazione – è una malattia che non si può ancora curare ma si può prevenire e rallentare con il protocollo Train The Brain (Allena il Cervello) realizzato, senza l’impiego di farmaci, al Consiglio Nazionale delle Ricerche dal Prof. Lamberto Maffei e applicato a Roma dalla Fondazione IGEA Onlus (www.fondazioneigea.it).
Il protocollo Train the Brain inizia con un test neuropsicologico di prevenzione che consiste in un colloquio di circa mezz’ora con un neuropsicologo. Train the Brain, che ha dato risultati positivi nell’ottanta per cento dei casi trattati, si basa sulla stimolazione cognitiva per attivare le difese del cervello contro i cambiamenti che possono essere provocati dall’invecchiamento o dalle patologie come Demenze e Alzheimer. In questi giorni si stanno selezionando i pazienti presso l’Università di Roma Sapienza per uno studio sostenuto dalla Fondazione IGEA Onlus sulla stimolazione cognitiva per ritardare l’insorgenza e la progressione dell’Alzheimer nella fase iniziale lieve o moderata della malattia.
L’Alzheimer è una patologia insidiosa, che lavora al buio, silente per 15-20 anni e distrugge lentamente e progressivamente i neuroni del cervello senza dare sintomi, quindi chi è malato non lo sa e non se ne accorge fin quando il corredo neuronale non è devastato ma a quel punto non c’è più molto da fare. Per questo motivo è molto importante la prevenzione, fare dei controlli, anche sulle persone che non hanno sintomi evidenti e individuare i soggetti a rischio prima che cadano nella patologia e avvengano danni irreversibili.
Il nostro cervello è un organo come tutti gli altri, col tempo invecchia e può ammalarsi, va controllato, come controlliamo gli altri organi andando dal cardiologo, dall’oculista o dall’ortopedico, e va anche tenuto in esercizio, come facciamo per i muscoli andando in palestra. Con l’esercizio i muscoli rimangono tonici e si rallenta l’invecchiamento, la stessa cosa vale per il cervello. Il protocollo di stimolazione cognitiva Allena il Cervello è utile anche per le persone sane che vogliono allenare la mente e rallentare l’invecchiamento e la perdita di memoria. Il test, utile per tutti, è raccomandato particolarmente alle persone oltre i 50-55 anni.
L’Alzheimer sta diventando un’emergenza mondiale a causa dell’invecchiamento della popolazione. Nel mondo – conclude la Fondazione – ci sono decine di milioni di malati, oltre 800 mila in Italia, i casi sono in forte crescita e l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che raggiungeranno i 135 milioni nel 2050. Il recente vertice dei Capi di Stato e di Governo ha raccomandato a tutti i Paesi del mondo di trovare strategie efficaci per prevenire e rallentare il decorso delle demenze, sollecitando lo svolgimento di attività e ricerche per anticipare la patologia e individuare i soggetti a rischio prima che il corredo neuronale sia compromesso.