Detenuta Rebibbia, operatrice carcere: era tutto tranquillo

Il resoconto dal penitenziario dopo quanto avvenuto

SET 18, 2018 -

Roma, 18 set. (askanews) – “Non aveva dato alcun segno di squilibrio. Le ragazze seguite nella sezione nido sono poco più di una dozzina, i bimbi un po’ di più, una quindicina. Ci sono operatori, psicologi, è tutto controllato. La donna comunque non aveva un supporto psichiatrico. Era tutto tranquillo…”. Dal carcere di Rebibbia spiega così uno degli operatori rispetto alla detenuta tedesca che ha aggredito i suoi due figli piccoli. “Uno è morto e l’altro è grave – continua – qui siamo tutti scossi. C’è un silenzio incredibile da ore in tutti i reparti…”.

Secondo quanto si è appreso la detenuta, in carcere per una cessione di stupefacenti, aveva avuto la conferma della detenzione da alcuni giorni. “Era tutto tranquillo”, si continua. “Le donne stavano rientrando in sezione, quasi tutte per il pranzo – si spiega – Ma ad un certo punto quella ha preso i bimbi e li ha scaraventati a terra. Ha agito quando era su un piccolo pianerottolo di non oltre due o tre scalini. Il suo gesto è stato repentino e di incredibile violenza. Non era successo nulla. Era tutto tranquillo”, si ripete trattenendo a stento le lacrime. La detenuta tedesca, ma di origine georgiana, era a Rebibbia da meno di un mese.