Bruxelles, 6 set. (askanews) – I 50 migranti sbarcati dalla nave Diciotti e trasferiti nel centro di Rocca di Papa che oggi risultano irreperibili avrebbero potuto essere trattenuti in centri di detenzione per evitarne la fuga. Lo ha sottolineato oggi a Bruxelles la portavoce della Commissione Ue per l’Immigrazione, Tove Ernst, durante il briefing quotidiano dell’esecutivo Ue. In altre parole, la responsabilità di quanto è accaduto è tutta delle autorità italiane.
“Siamo stati molto chiari nei mesi scorsi nel sottolineare che naturalmente, quando serve, la detenzione può essere utilizzata per facilitare l’identificazione dei migranti e per impedire che spariscano, anche durante le procedure di asilo”, ha ricordato la portavoce. “Abbiamo chiesto a tutti gli Stati membri, inclusa l’Italia, di fornire centri di accoglienza adeguati, che comprendano la detenzione. Quando si tratta di impedire che le persone si nascondano, è possibile trattenerle in detenzione, anche nel caso in cui abbiano ricevuto un ordine di rimpatrio o durante le procedure di asilo, al fine di condurle a termine. Abbiamo chiesto agli Stati membri di farlo, anche all’Italia”, ha concluso Tove Ernst.