Leggi razziali, Rossi (Leu): tornano i fantasmi del passato

"Affollano nuovamente i cieli dell'Europa"

SET 5, 2018 -

Firenze, 5 set. (askanews) – “Oggi i fantasmi della disgregazione, dei nazionalismi, del razzismo e della xenofobia affollano nuovamente i cieli dell’Europa e sono il frutto avvelenato di una lunga crisi che ha colpito la vita di milioni di persone”. Lo afferma Enrico Rossi, presidente della Toscana ed esponente di Leu. “Le infami leggi razziali”, osserva Rossi, sono state “una vergogna italiana”.

“In Italia -continua Rossi- il razzismo ha una storia e una preistoria, un sommerso, il cui vertice, in termini di organizzazione ideologica e di volontà politica, si situa nel ventennio fascista. È soprattutto dalla seconda metà degli anni ’30 che il razzismo nei confronti degli ebrei diventa di Stato, lasciando ferite così profonde che mai saranno rimarginate. Ma come funzionava la propaganda fascista? La tecnica era ben collaudata: sui giornali, alla radio o nelle scuole si spargevano parole con dosi crescenti di veleno ideologico per preparare così il salto dalla condivisione di idee razziste alla pratica razzista”.

Per questo, conclude Rossi, “contro il razzismo dobbiamo agire per evitare il peggio. Lo ribadiamo con forza oggi, 5 settembre 2018, a ottant’anni dalla promulgazione dalle infami leggi razziali del fascismo, che furono una pagina vergognosa della nostra storia”.