Palermo, 10 apr. (askanews) – C’erano anche “soggetti con orientamenti tipici dell’islamismo radicale di natura jihadista” che “palesavano atteggiamenti ostili alla cultura occidentale mediante propaganda attuata attraverso falsi profili attivati su piattaforme social” all’interno dell’organizzazione internazionale dedita al traffico di esseri umani smantellata stamani in Sicilia.
Secondo quanto scrivono gli inquirenti, “in una conversazione intercettata tra il promotore dell’organizzazione e uno dei sodali, si è apprezzata l’intenzione di quest’ultimo di recarsi in Francia ove avrebbe compiuto ‘azioni pericolose a seguito delle quali avrebbe potuto non fare ritorno, invitando pertanto l’interlocutore a pregare per lui”.
La Direzione Distrettuale Antimafia, la Guardia di finanza di Palermo e della Compagnia di Marsala stanno eseguendo, nelle province di Palermo e Trapani, 13 fermi nei confronti di altrettante persone di nazionalità tunisina, italiana e marocchina, appartenenti ad un’organizzazione criminale internazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi. Le Fiamme Gialle stanno inoltre eseguendo numerose perquisizioni.
La banda, capeggiata da pregiudicati tunisini, operava prevalentemente mediante trasporti veloci, per i quali utilizzava gommoni carenati con potenti motori fuoribordo ed esperti scafisti, nel braccio di mare tra la provincia tunisina di Nabeul e quella di Trapani, consentendo agli immigrati di raggiungere, in poco meno di 4 ore di navigazione, le coste italiane. Ogni viaggio, per il quale venivano imbarcate dalle 10 alle 15 persone, con costi compresi tra i 3000 e i 5000 euro a testa, prevedeva anche il trasporto di sigarette di contrabbando, destinate al mercato nero italiano ed in particolare a quello palermitano.
int4