Roma, 7 apr. (askanews) – Italia sempre più anziana: aumentano ictus, lesioni del midollo spinale e sclerosi multipla. In Italia è affetto da una demenza un over80 su 4, ma nell’arco di 25 anni i casi raddoppieranno. Oggi più del 50% dei pazienti nei reparti di riabilitazione intensiva sono legati a patologie di ordine vascolare o anossica. Se ne parla a Trieste in occasione del 18° Congresso Nazionale della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica – SIRN, presieduto dal presidente della società scientifica, Carlo Cisari. Cinquecento gli specialisti presenti.
La popolazione italiana ha una elevata longevità: la speranza di vita alla nascita è di 80,3 anni per gli uomini e 84,9 per le donne, superiore alla media europea, che è di 77,9 e 83,3. Inoltre in Italia si registra la percentuale più alta di popolazione anziana, ovvero gli over 65: il 21,7% della popolazione contro una media europea del 18,9%. “L’invecchiamento della popolazione è tipicamente accompagnato da un aumento del carico delle malattie non trasmissibili – spiega Stefano Paolucci, Direttore U.O. complessa Riabilitazione Solventi Fondazione S. Lucia – IRCCS di Roma – come quelle cardiovascolari, il diabete, la malattia di Alzheimer e altre patologie neurodegenerative, tumori, malattie polmonari croniche ostruttive e problemi muscoloscheletrici. Per esempio, il World Alzheimer Report riporta che il numero attuale di 47 milioni di persone affetti da demenza è destinato a salire, a causa dell’invecchiamento della popolazione, a 131 milioni entro il 2050”.
E’ soprattutto l’ictus, la lesione celebrale focale, la malattia più frequente legata all’invecchiamento. I numeri sottolineano, però, una lieve diminuzione di incidenza rispetto agli anni scorsi, ma sono anche migliorate le capacità di cura in fase acuta, soprattutto con la trombolisi. A preoccupare, però, sono anche le demenze: queste, nel 2050, supereranno i 130 milioni di casi al mondo. In Italia ne è affetto un ultra80enne su 4, per un totale di circa 1 milione e 200mila casi, ma nell’arco di 25 anni i casi diventeranno 2 milioni e mezzo e riguarderanno un over80 su 2. “Molto frequenti, tra le patologie legate all’età, anche la sclerosi multipla – aggiunge Carlo Cisari, Presidente della SIRN – nonché le lesioni del midollo spinale, l’Alzheimer e il Parkinson: tutte queste malattie sono in aumento, costante e preoccupante. Soprattutto il Parkinson, essendo strettamente legato all’aumentare dell’età. Malattie che non si possono prevenire, ma per cui occorre instaurare precocemente una terapia farmacologica corretta e una terapia riabilitativa intensa e continuativa”. (segue)