Roma, 9 mar. (askanews) – Le adolescenti italiane non sempre seguono stili di vita sani ed equilibrati. L’8% delle bambine è obesa e la metà delle under 14 non pratica regolarmente sport o attività fisica. Preoccupa anche il vizio sempre più precoce e diffuso del tabagismo. Il 9% delle adolescenti del nostro Paese fuma mentre la media internazionale è del 3%. Il pediatra di famiglia può avere un ruolo importante per limitare queste pericolose tendenze e deve sempre più farsi carico dell’educazione alla salute, sia dei giovanissimi che dei genitori, promuovendo la “medicina dei sani”. E’ questo uno dei temi emersi e discussi durante il 44° Congresso Nazionale sindacale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) dal titolo Guardare al Futuro senza Dimenticare il Passato.
La salvaguardia del benessere femminile e il ruolo gravoso e insostituibile che svolge nell’ambito familiare, professionale e assistenziale nei confronti di anziani e malati nella propria famiglia, sono stati al centro della giornata di apertura essendo l’8 marzo giornata dedicata alla donna. Fino a domenica oltre 200 delegati dei pediatri di famiglia provenienti da tutta la Penisola, sono riuniti a Verona per fare il punto sullo stato dell’arte di questa professione medica.
“La prevenzione primaria delle gravi malattie che interessano milioni di italiani adulti deve iniziare fin dall’infanzia e passa anche dal contrasto a stili di vita estremamente dannosi – sottolinea Giampietro Chiamenti, Presidente Nazionale della FIMP -. Come pediatri di famiglia abbiamo una posizione privilegiata rispetto ad altri colleghi perché possiamo interagire in continuità con genitori, bambini e adolescenti. In particolare dobbiamo rivolgere la nostra attenzione ai genitori che devono diventare i principali destinatari dei messaggi educazionali. La letteratura sta, infatti, evidenziando l’estrema importanza dei primi 1.000 giorni di vita per il benessere futuro della persona. Nel periodo che va dal concepimento al 24° mese le abitudini di vita, gli influssi ambientali, e il rapporto con il nuovo nato della madre, influenzano nettamente lo sviluppo del neonato sia durante che dopo la gravidanza. E poi continuano per tutta l’infanzia e l’adolescenza. Per esempio il 20% dei bambini italiani nasce e cresce in case dove si fuma regolarmente. L’esposizione al fumo passivo, oltre a rappresentare una minaccia attiva per la salute, può indurre in età giovanile a diventare tabagista, come dimostrano chiaramente i dati statistici”.
Red