Roma, 9 gen. (askanews) – Non ci si riusciva a spiegare perché la ditta incaricata di rimuovere gli addobbi dall’ “albero di Natale più brutto d’Italia”, quando ormai quasi la metà degli ornamenti fosse stata rimossa, fosse stata obbligata a rimetterli, sotto la pioggia battente, al loro posto. Il motivo è una sorta di ‘festa di addio’ che il Campidoglio starebbe organizzando prima della rimozione di Spelacchio. Giovedì sarebbero, infatti, invitate diverse scolaresche a salutare l’albero prima del viaggio verso la Val di Fiemme dove sarà trasformato in souvenir e in una casetta per l’allattamento. Le letterine e i messaggi ‘meritori’ affidati all’abete da romani e turisti saranno, invece, digitalizzati e pubblicati nell’ambito di quella strategia di marketing che, nelle intenzioni del Campidoglio, vuole trasformare lo sfortunato albero in un simbolo del riciclo creativo e dell’economia circolare.