Roma, 26 dic. (askanews) – “Grazie a Papa Francesco”. Così affermano in una nota le comunità del mondo arabo in Italia – Co-mai, ed il ‘Movimento Uniti per Unire’ per l’appello del Pontefice in favore della creazione di due liberi stati in Terra Santa. Le problematiche mondiali affrontate – si spiega – sono il processo di Pace in Medio Oriente e la sofferenza dei bambini nel mondo ed in particolare in Siria, Yemen, Africa, Iraq, Myanamar e Bangladesh. Forte è il plauso di Foad Aodi presidente delle Co-mai e di ‘Uniti per Unire’.
“Da anni si parla del processo di Pace ma non vediamo la luce in fondo al tunnel con la continua sofferenza popolare in Palestina e gli stessi ebrei che vogliono la fine dello scontro come é emerso dalle feste del dialogo promosse da ‘Uniti per Unire’ con la collaborazione del Movimento ‘Donne Costruttrici di Pace – WWP’ e che hanno marciato fino a Gerusalemme. Donne musulmane insieme a quelle ebree e cristiane. Per la pace”, continua Aodi.
Il presidente spiega che la comunità è rimasta delusa ed angosciata “nel vedere la sofferenza dei bambini in Siria , Yemen, Iraq, Africa e Maynamar senza cibo, aiuti umanitari, assistenza sanitaria e la paralisi della diplomazia internazionale nonostante i nostri continui appelli”, si aggiunge richiamando all’attività anche dell’Amsi, l’associazione medici di origine straniera in Italia. Bisogna “avvertire tutti del pericolo che il 30 per cento dei minorenni non accompagnati arrivati in Europa, sono finiti nel mercato nero dei trapianti d’organi, abusi sessuali, con sfruttamento senza nessuna tutela. Per rispondere alle loro numerose richieste che arrivano anche a noi tramite i nostri medici locali e della nostra confederazione internazionale Unione Medica Euro Mediterranea-Umem”.