Roma, 7 nov. (askanews) – La prevenzione cardiovascolare a portata di mano, fino al 30 novembre, nelle 600 farmacie del network Apoteca Natura che già da tre anni con la campagna ‘Ci sta a cuore il tuo cuore’, propone un programma di informazione ed educazione sulle malattie cronico-degenerative di origine cardiovascolare. In collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), con l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e con il patrocinio della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI).
I fattori di rischio relativi alle malattie cardiovascolari derivano da attività strettamente legate ad alcuni degli stili di vita della nostra epoca: eccesso di zuccheri, grassi, fumo, sedentarietà, obesità. Tenere sottocontrollo parametri come pressione arteriosa, glicemia, colesterolo e peso significa ridurre in modo importante l’incidenza della mortalità tenendo conto che le malattie cardiovascolari sono responsabili del 44% dei decessi nel nostro Paese.
Dal 2012 al 2016, grazie a questo programma, sono stati eseguiti 140.000 screening cardiovascolari gratuiti. Fino al 30 novembre basterà prenotarsi presso le farmacie Apoteca Natura per effettuare uno screening: misurare la pressione arteriosa con screening della fibrillazione atriale; misurare in autodiagnosi la colesterolemia; oltre al test per valutare la probabilità di sviluppare il diabete mellito di tipo 2.
Tutti i dati raccolti hanno consentito in questi anni di evitare 200 eventi di ictus, infarto del miocardio, angina, consentendo ai paziente di intraprendere percorsi di terapia, ma anche al Sistema Sanitario nazionale di risparmiare.
Farmacie presidio del Servizio sanitario sul territorio, insomma, come ha sottolineato l’amministratore Unico di Apoteca Natura, Massimo Mercalli, illustrando oggi la Campagna 2017: “Oggi la farmacia italiana è a un bivio – ha detto – fra l’essere un ulteriore fondamentale elemento del servizio sanitario oppure andare nella direzione opposta del drugstore che vende medicine a basso costo. Con la campagna ‘Ci sta a cuore il tuo cuore’ abbiamo dimostrato che questo tipo di attività serve a salvare delle vite, a migliorare la qualità di vita delle persone, ma ha anche un positivo impatto economico sul Servizio sanitario nazionale”.